La Rivista del Sindaco


SPESE POLIZIA MUNICIPALE PER EVENTI PRIVATI: L’ANCI CHIEDE CHIAREZZA

Secondo l’associazione la norma al momento presenta diverse incertezze interpretative che rischiano di paralizzare lo svolgimento delle iniziative locali
di La Posta del Sindaco
04 Giugno 2018
Il comma 3-bis dell’articolo 22 del Dl 50/2017, poi convertito in legge 96 del 21 giugno 2017, ha introdotto l’obbligo per gli organizzatori privati, o i promotori di eventi, di farsi carico integralmente delle spese del personale di polizia locale impegnato per le attività di sicurezza e fluidità della circolazione stradale necessarie allo svolgimento di iniziative e di attività di carattere privato. Da tale obbligo a carico dei soggetti privati, discende per i Comuni l’impossibilità di consentire lo svolgimento di eventi che comportino l’impiego di personale per le finalità sopra richiamate, senza aver preventivamente disposto il versamento del corrispettivo da parte dei soggetti promotori/organizzatori. Secondo l’Anci, però, la norma presenta diverse incertezze interpretative che rischiano di renderne complicata l’applicazione, e ha quindi chiesto un intervento da parte del Governo in grado di portare certezza e chiarezza nelle regole. Intervento che peraltro, anche in considerazione dell’approssimarsi della stagione estiva e della miriade di eventi e manifestazioni tradizionalmente organizzate nei Comuni italiani, assume il carattere di urgenza. Per ora l’associazione ha ottenuto l’apertura di un tavolo di confronto presso la Conferenza Stato-Città, al quale sono stati invitati a far parte gli uffici della Ragioneria generale, del ministero dell’Interno e della Funzione pubblica. «La norma – ha spiegato Andrea Gnassi, sindaco di Rimini e delegato Anci al Turismo - ha stabilito che le spese in questione sono poste a carico dei soggetti privati organizzatori o promotori degli eventi e il nuovo contratto collettivo del personale degli enti locali, entrato in vigore la scorsa settimana, ha recepito i profili contrattuali della materia. Questa previsione – continua il sindaco di Rimini– sta destando preoccupazione sia nelle amministrazioni che nelle associazioni del territorio: è necessario fare quanto prima chiarezza sui confini applicativi della nuova disciplina, che presenta rilevanti incertezze interpretative e che sembra interessare tutte le tipologie di eventi organizzati o promossi da privati, dalle corse amatoriali alle grandi manifestazioni sportive o concerti».


Il rischio è che vengano adottati comportamenti difformi da un Comune all’altro, con possibili implicazioni anche in termini di responsabilità amministrativo-contabile, nonché l’impossibilità di svolgimento delle iniziative locali. I Comuni chiedono alle amministrazioni competenti un indirizzo chiaro e degli atti formali che mettano dei punti fermi nell’applicazione della norma. A titolo di esempio, il sindaco di Rimini cita alcune incertezze circa la natura giuridica privata del soggetto organizzatore o promotore: è da considerarsi tale un soggetto che gode a vario titolo di contributi pubblici? E come comportarsi nel caso in cui un evento avente fini lucrativi è promosso anche con un contributo esterno pubblico? Secondo Gnassi, il rischio più grande che si corre è quello che l’attuale quadro di incertezza finisca col penalizzare esclusivamente gli organizzatori di eventi, sagre, manifestazioni popolari e della tradizione che già si caricano delle spese vive degli eventi: «Non possiamo permettere che saltino o rischino di saltare decine di migliaia di iniziative, che caratterizzano l’attrattività e il tessuto identitario del nostro Paese, il calore e l’accoglienza italiana dalla Sicilia alle Alpi, dai piccoli borghi ai grandi contesti metropolitani. Noi sindaci non possiamo da una parte chiedere e incentivare il protagonismo dei privati e dall’altra penalizzarli mettendo a loro carico eccessivi costi. Le autorità competenti devono fare chiarezza». L’Anci intende inoltre avviare – ai fini di una omogeneità di trattamento – una serie di accordi quadro con le rappresentanze dei soggetti organizzatori di iniziative sportive, culturali e di spettacolo e con le rappresentanze dei soggetti di natura commerciale che operano nel settore.

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