LOMBARDIA: SPAZIO AGLI ENTI LOCALI NELLA “NUOVA” AUTONOMIA

Se l’incertezza che regna sovrana ormai dal 4 marzo scorso – giorno delle elezioni politiche – circa la possibile formazione di un nuovo governo nazionale oppure un ritorno alle urne, in tempi brevi o brevissimi, riguarda tutti gli italiani (e, forse, non solo loro), particolarmente ansiose di avere il prima possibile un interlocutore affidabile sembrano essere tutte quelle Regioni che avevano iniziato a ragionare, con il precedente Governo ormai uscente, circa la possibilità di vedersi riconosciuta una maggiore autonomia su alcune materie in base a quanto stabilito dall’articolo 118 della Costituzione. Sicuramente lo è la Regione Lombardia che, due giorni fa, ha firmato un’intesa con l’Anci Lombardia e l’Upl (Unione delle Province lombarde) affinché nel futuro percorso di maggiore autonomia vengano pienamente coinvolti e riconosciuti anche i Comuni, la Città metropolitana e le Province quali “partner istituzionali, imprescindibili ed affidabili”. La Regione si è quindi impegnata “a mantenere un confronto costante con gli Enti locali e a coinvolgerli nella progettazione, realizzazione e gestione delle politiche, in tutti i settori nei quali sara' possibile acquisire competenze dallo Stato centrale”. Le materie che, alla ripresa del negoziato con il Governo, la Regione intende privilegiare in quanto di interesse strategico dell’amministrazione locale sono: il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; il governo del territorio; i principi di ordinamento degli enti locali; la tutela della salute, specificamente all'integrazione dei servizi socio-sanitari. La Regione, inoltre, si è impegnata fin d’ora a garantire a Comuni, Città metropolitana e Province il riconoscimento delle risorse – di personale, finanziarie e strumentali – necessarie a svolgere le funzioni loro attribuite in base all’esito del percorso che porterà ad una maggiore autonomia, ovviamente “in correlazione con le risorse attribuite dallo Stato”.
 
Secondo il presidente della Regione Attilio Fontana: «Con la firma di oggi, la Lombardia si presenta più forte e più compatta nel percorso di autonomia. Percorso che riconosce piena dignita' e valorizza sotto ogni profilo gli Enti locali a partire proprio dai Comuni e dalle Province. In questo modo riconosciamo e affermiamo in maniera inequivocabile che con i Comuni e con le Province esiste un 'patto' forte e chiaro per raggiungere un obiettivo comune». Secondo Virginio Brivio, sindaco di Lecco e presidente di Anci Lombardia: «Il protocollo sottoscritto oggi conferma, pur nella attuale difficoltà di normalizzazione della guida del Paese, la volontà di Regione, Province e Comuni di intervenire congiuntamente e con medesimi obiettivi per il prossimo confronto con il Governo, finalizzato ad ottenere l'attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di Autonomia». «Ancora una volta le Province sono protagoniste di un percorso innovativo all'interno del sistema Paese - ha dichiarato infine Pier Luigi Mottinelli, presidente della Provincia di Brescia e dell’Upl - Si e' chiusa la fase in cui si paventava l'idea di un superamento delle Province e questo nuovo percorso, grazie soprattutto al referendum del 22 ottobre scorso sull'autonomia regionale, dimostra come senza di esse sarebbe impossibile realizzare il processo di decentramento».