La Rivista del Sindaco


L’inasprimento delle sanzioni per l’esercizio abusivo dell’attività di Noleggio con conducente alla luce della Legge n. 193/2024 - PARTE 2

Analisi normativa, circolare ministeriale e impatto operativo
Approfondimenti
di Suppa Giovanni
30 Maggio 2025

 

Analisi della Circolare Ministeriale del 5 maggio 2025: indicazioni operative e impatto applicativo

La circolare prot. 300/STRAD/1/0000013498.U/2025, emanata dal Ministero dell'Interno il 5 maggio 2025, rappresenta un documento di fondamentale importanza per l'attuazione delle modifiche introdotte dalla Legge n. 193/2024 agli articoli 85 e 86 del Codice della Strada. Essa fornisce chiarimenti interpretativi e indicazioni operative volte a garantire un'applicazione uniforme ed efficace delle nuove disposizioni sanzionatorie in materia di noleggio con conducente (NCC) e servizio taxi come di seguito riportato.

Con la modifica del comma 10-bis del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, istitutivo del Registro Elettronico Nazionale Telematico (RENT), sono state introdotte specifiche ipotesi sanzionatorie riguardanti l’obbligo di iscrizione e aggiornamento nel registro. In particolare:

Mancata iscrizione al RENT

Si applica la sanzione prevista dall’art. 11-bis, comma 1, lett. b) della legge n. 21/1992, che consiste nella sospensione per due mesi dal ruolo dei conducenti di veicoli o natanti adibiti ad autoservizi pubblici non di linea (art. 6 della stessa legge).

Omissione dell’istanza di aggiornamento dei dati già inseriti nel RENT

Si applica la sanzione di cui all’art. 11-bis, comma 1, lett. a) della legge n. 21/1992, che prevede la sospensione per un mese dal ruolo dei conducenti di veicoli o natanti adibiti al medesimo servizio.

Inoltre, la norma stabilisce che i Comuni che hanno rilasciato licenze taxi o autorizzazioni NCC:

  • devono accedere al RENT per verificare la correttezza dei dati;
  • sono tenuti a fare una ricognizione delle licenze/autorizzazioni rilasciate e comunicarne gli esiti al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
  • utilizzano il RENT anche per adottare provvedimenti di sospensione o revoca dei titoli autorizzativi relativi al servizio pubblico non di linea.

La Circolare del Ministero prosegue, poi, analizzando i singoli articoli precisando che le recenti modifiche normative in materia di servizio di noleggio con conducente (NCC) hanno interessato l’art. 85 del Codice della Strada, in particolare:

 

1. Modifica del comma 4
Il comma 4 sanziona lo svolgimento del servizio NCC:

  • con un veicolo non adibito a tale uso, oppure
  • senza autorizzazione.

La violazione è attribuita al conducente, in quanto soggetto che materialmente utilizza il veicolo in modo illecito.

Le sanzioni previste sono:

  • pecuniaria,
  • confisca del veicolo,
  • sospensione della patente da quattro a dodici mesi,
  • revoca della patente in caso di recidiva entro tre anni.

Le stesse sanzioni si applicano anche a chi eserciti il servizio con autorizzazione sospesa o revocata.

Non è più prevista la sanzione accessoria della sospensione della carta di circolazione, che tuttavia è introdotta dal nuovo comma 4-bis.


2. Inserimento del comma 4-bis

Il nuovo comma 4-bis sanziona le violazioni delle modalità di esercizio del servizio NCC, come disciplinate dagli artt. 3 e 11 della legge n. 21/1992.

Le sanzioni si applicano al titolare dell’autorizzazione, anche se diverso dal conducente del veicolo. In tal caso, nessuna sanzione può essere irrogata al conducente.

Alla violazione consegue:

  • ritiro della carta di circolazione, da trasmettere alla Motorizzazione per l'adozione del provvedimento di sospensione;
  • redazione del verbale di contestazione esclusivamente a carico del titolare dell’autorizzazione.

In caso di autorizzazione intestata a cooperative o consorzi (art. 7 legge 21/1992), indicati come titolari sulla carta di circolazione, la responsabilità per la violazione ricade su tali soggetti, indipendentemente da chi sia alla guida del veicolo.


3. Inserimento del comma 4-ter

Il nuovo comma 4-ter disciplina le sanzioni per la violazione delle condizioni previste dall'autorizzazione.

Le modifiche hanno interessato anche il servizio taxi, tramite l’intervento sull’art. 86 del Codice della Strada, in particolare:

Modifica del comma 3
Il comma 3 prevede sanzioni simili a quelle del comma 4-bis dell’art. 85, applicabili in caso di:

  • violazioni delle disposizioni contenute negli artt. 2, 12 commi 1 e 2, e 13 comma 1 della legge n. 21/1992, relative al servizio di piazza effettuato con taxi.

Anche in questo caso:

  • le sanzioni sono applicate al titolare della licenza,
  • si seguono le stesse modalità operative già viste per il servizio NCC quando:
  1. il titolare non coincide con il conducente, oppure
  2. la licenza è intestata a una cooperativa o consorzio.

 

Inserimento del comma 3-bis

Il nuovo comma 3-bis introduce sanzioni specifiche per la violazione delle condizioni della licenza.

A parere di chi scrive, la raccolta e la conservazione di prove documentali sono elementi essenziali per l'efficacia dell'azione sanzionatoria. Le fonti probatorie rilevanti possono consistere in:

  • chat, screenshot ed email di prenotazione
  • dati GPS e registrazioni da dashcam
  • testimonianze di passeggeri o terzi
  • documentazione relativa ai contratti di servizio

L'utilizzo di tali elementi probatori consente di ricostruire con precisione le modalità di svolgimento del servizio e di accertare eventuali irregolarità, anche in assenza di un riscontro diretto al momento dell'infrazione.


Finalità della riforma e ricadute concrete

Tutela della concorrenza e sicurezza del servizio
La riforma introdotta dalla Legge n. 193/2024 persegue obiettivi di rilevanza strategica nel settore del trasporto non di linea, con particolare riferimento al servizio di noleggio con conducente (NCC). Le finalità principali possono essere così sintetizzate:

  • Tutela della concorrenza: l'inasprimento delle sanzioni mira a contrastare l'esercizio abusivo dell'attività di NCC, fenomeno che altera le dinamiche concorrenziali del mercato, penalizzando gli operatori regolari e favorendo pratiche sleali.
  • Garanzia di sicurezza: l'obbligo di autorizzazione e il rispetto delle condizioni previste dalla normativa vigente assicurano che il servizio sia svolto da soggetti in possesso dei requisiti tecnici e professionali necessari, a tutela dell'incolumità dei passeggeri.
  • Effettività della norma: l'introduzione di sanzioni pecuniarie elevate e di misure accessorie incisive, quali il fermo amministrativo e la confisca del veicolo, rende economicamente sconveniente l'esercizio abusivo, incentivando la conformità alle disposizioni di legge.

Inoltre, la riforma si inserisce in un contesto più ampio di modernizzazione del settore, promuovendo l'adozione di strumenti digitali per la gestione e il controllo del servizio, in linea con le esigenze di trasparenza e tracciabilità.


Impatti per gli organi di controllo: nuove sfide e opportunità operative

L'entrata in vigore delle nuove disposizioni comporta significative implicazioni per gli organi preposti al controllo e all'applicazione delle norme in materia di NCC e TAXI. Tra gli impatti più rilevanti si segnalano:

  • Maggiore forza deterrente: l'inasprimento delle sanzioni conferisce agli organi di controllo uno strumento più efficace per contrastare le violazioni, aumentando la percezione del rischio tra gli operatori irregolari.
  • Necessità di formazione specifica: l'applicazione delle nuove norme richiede un aggiornamento delle competenze degli operatori di polizia, con particolare riferimento alla normativa di settore, alle modalità di accertamento e all'utilizzo delle tecnologie digitali.
  • Uso estensivo di strumenti tecnologici: la raccolta e l'analisi di prove digitali, quali dati GPS, registrazioni video e comunicazioni elettroniche, diventano elementi centrali nell'attività di controllo, richiedendo l'adozione di strumenti adeguati e protocolli operativi specifici.
  • Collaborazione interforze: la complessità delle attività di accertamento e la necessità di una copertura territoriale ampia rendono fondamentale la cooperazione tra le diverse forze di polizia, favorendo lo scambio di informazioni e l'adozione di strategie comuni.

In questo contesto, a parere di chi scrive, è auspicabile l'elaborazione di linee guida operative condivise e l'implementazione di sistemi informativi integrati, al fine di ottimizzare le risorse disponibili e garantire un'applicazione uniforme ed efficace delle nuove disposizioni.


Il nuovo ruolo degli enti locali: poteri regolamentari e controlli decentrati

La riforma attribuisce un ruolo cruciale agli enti locali, in particolare ai Comuni, che diventano i principali soggetti regolatori del servizio NCC sul proprio territorio. L’articolo 85, comma 3, come novellato, impone infatti che l’attività di noleggio con conducente debba essere esercitata sulla base di autorizzazione rilasciata dal Comune sede della rimessa, secondo criteri conformi alla pianificazione della mobilità locale.

La potestà regolamentare dei Comuni si estende non solo al rilascio delle autorizzazioni, ma anche alla definizione delle condizioni di esercizio (fasce orarie, zone servite, controlli sull’idoneità tecnica e professionale dei conducenti). Tali poteri si affiancano a quelli già attribuiti in base al Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000) e al Codice della Strada, rafforzando la dimensione territoriale della regolazione del servizio.

Sul piano operativo, la circolare del 5 maggio 2025 invita gli enti locali ad attivare forme di collaborazione strutturata con i comuni e le polizie municipali, per il monitoraggio dei servizi svolti e l’accertamento delle violazioni. Tale cooperazione può tradursi anche in convenzioni intercomunali o accordi quadro con le forze dell’ordine statali, finalizzati a garantire uniformità e continuità nei controlli.

Inoltre, è prevista la possibilità per i Comuni di istituire registri digitali delle autorizzazioni rilasciate, accessibili alle forze dell’ordine in tempo reale. Ciò consente una verifica più celere dell’autenticità dei titoli autorizzativi e dell’eventuale presenza di sospensioni o revoche. Tale strumento risulta coerente con quanto disposto dal Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. 82/2005) e rappresenta un tassello fondamentale per il contrasto all’abusivismo.


Suggerimenti per la verbalizzazione

  • Specificare l’articolo violato (art. 85 CdS o art. 86 CdS, comma corrispondente);
  • Indicare la modalità di accertamento (in flagranza/successivo);
  • Allegare eventuali prove digitali raccolte (screenshot, geolocalizzazioni);
  • Verificare l’intestazione del veicolo e i precedenti in tempo reale.

La compilazione accurata del verbale costituisce presupposto imprescindibile per l’irrogazione delle misure accessorie, specie in caso di successiva impugnazione da parte del trasgressore.


Conclusioni

La Legge n. 193/2024, unitamente alla circolare applicativa del 5 maggio 2025, segna un punto di svolta nella regolamentazione del servizio NCC, promuovendo un approccio rigoroso ma al tempo stesso coerente con le esigenze di legalità e modernizzazione amministrativa. L’apparato sanzionatorio, sebbene severo, appare calibrato in funzione della tutela della concorrenza e della sicurezza dell’utenza, in linea con i principi euro-unitari e costituzionali.

Il rafforzamento dei controlli, la valorizzazione della prova digitale, il coinvolgimento degli enti locali e la predisposizione di strumenti operativi adeguati costituiscono i pilastri di una strategia complessiva volta al ripristino della legalità nel settore. Sarà ora compito delle amministrazioni territoriali, degli organi accertatori e degli operatori del diritto dare piena attuazione al nuovo impianto normativo, garantendo un’applicazione uniforme, efficace e rispettosa dei diritti fondamentali.


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