La Rivista del Sindaco


RECUPERO DEI TRIBUTI EVASI RISULTATI DEI COMUNI NEL 2015

Studi e Ricerche
di La Posta del Sindaco
06 Dicembre 2016

I Comuni italiani, nel corso del 2015, hanno incassato Entrate tributarie da azioni di recupero dei tributi di competenza degli anni precedenti, per un importo stimato di poco inferiore a 1,5 miliardi di € (quelli effettivamente risultanti dal campione esaminato superano di poco 1,3 miliardi).
Questo è il risultato del presente lavoro che ha inteso analizzare, a partire da una più generale ricognizione sulle Entrate tributarie dei Comuni, l’andamento del recupero dei tributi evasi, eminentemente ICI, TARSU E TARES, nel corso della gestione 2015.
Sono stati presi in esame i Certificati di Conto Consuntivo dei Comuni relativi al 2015 pubblicati dal Ministero dell’Interno: a metà Novembre essi erano 7012: si tratta dunque dell’analisi condotta su un campione, e non sull’universo dei Comuni.
Le dimensioni del campione tuttavia consentono di ritenere, almeno quanto alla base di dati presa in considerazione, attendibile il lavoro svolto.
Dei 7012 oggetto dell’indagine 2380 Comuni, per una popolazione di poco più di 9,5 milioni di residenti, non hanno accertato per il bilancio 2015 entrate da attività di recupero dell’evasione tributaria. Hanno invece proceduto all’accertamento di somme da recuperare 4632 Comuni per una popolazione complessiva di quasi 44,7 milioni di residenti. Il totale degli importi dei recuperi accertati, nei bilanci consuntivi, è pari a 1.616.563.203 € (la stima relativa all’universo può raggiungere l’importo di 1,8 miliardi).
Può essere utile per quanto possibile, già in esordio del presente lavoro e comunque ricorrendo ad aggregati, tratteggiare il profilo dei due sottoinsiemi “R”(Recuperanti) e “NR”(Non Recuperanti). Le variabili prese in esame sono riferite, per aggregati di Comuni a livello regionale o su base demografica a:

  • consistenza demografica
  • importo complessivo in € pro-capite delle Entrate Tributarie Totali accertate (ETT)
  • percentuale di Comuni “R” e delle popolazioni corrispondenti sul totale dei Comuni.

Come si può dedurre dalla lettura del testo integrale dello studio, i Comuni che hanno accertato Entrate da attività di recupero di tributi sono quasi i due terzi del totale dei Comuni considerati. In termini di popolazione coinvolta, l’accertamento ha riguardato più dei quattro decimi della popolazione complessiva considerata.
La prevalenza dei Comuni “R” si ha in quasi tutte le regioni salvo che, per ragioni non necessariamente identiche, in Calabria e Trentino. La regione con la quota percentuale di Comuni “R” più alta è la Toscana seguita dall’Emilia Romagna.
Distribuendo i Comuni per classi demografiche si osserva che l’interesse per iniziative di recupero dei tributi evasi cresce con l’aumentare della dimensione demografica dei Comuni: la percentuale più bassa, sia di Comuni che di popolazione coinvolta è la classe di Comuni con popolazione inferiore ai 2000 abitanti.

LE GRANDEZZE IN CAMPO

L’ammontare delle Entrate Tributarie Totali (ETT, senza distinguere, in questa sede, quelle relative all’anno 2015 da quelle attribuite ai recuperi di tributi evasi negli anni precedenti) nei due sottoinsiemi è pari a 35,52 miliardi di Euro, da attribuire per 30,23 miliardi agli “R” e per 5,28 miliardi ai “NR”. I Certificati di conto consuntivo distinguono, come noto, i recuperi delle Imposte (Categoria 1 - ad es. ICI) dal recupero delle Tasse (Categoria 2 – ad es. TARSU, TARES) e dal recupero di Tributi speciali e altri tributi.
Tuttavia, per amore di sintesi e presentazione dell’essenziale – i risultati ottenuti complessivamente - abbiamo ritenuto conveniente aggregare i recuperi accertati per categorie – ICI, TARSU, TARES e altri minori - in un unico importo da mettere in rapporto con le altre Entrate tributarie, complessivamente considerate anch’esse.
Le elaborazioni effettuate hanno riguardato solo i Comuni “R”.

CAPACITÀ DI RISCOSSIONE DELLE ETT E DEI RECUPERI ACCERTATI

Le Entrate Tributarie – ETT - effettivamente riscosse nel 2015 – a titolo di competenza e di residui - dai Comuni “R” ammontano a 28,17 miliardi di €, di cui 1,32 miliardi per recuperi.
Mettendo in rapporto il riscosso sull’accertato, sia per quanto riguarda le Entrate totali che quelle dovute a recuperi, avremo due serie di indicatori: la capacità di riscossione complessiva e la capacità di riscossione delle Entrate da recuperi precedentemente accertati.
Nei 4632 Comuni “R” prendiamo atto del fatto che la capacità di riscossione dei recuperi è mediamente minore rispetto alla capacità di riscossione complessiva, ma non in tutti i casi: si prenda, ad esempio, in considerazione la prestazione dei Comuni di Basilicata, Lazio, Liguria, Lombardia, Puglia, Trentino e Veneto. La media dell’indicatore di capacità di riscossione dei recuperi accertati di questi Comuni è superiore alla capacità di riscossione “ordinaria”.
Particolarmente basso è il valore dell’indicatore per Sicilia, Campania e Calabria.
Il dato rilevato, tuttavia, – una bassa capacità di riscossione degli importi da recuperare – va accompagnato dalla costatazione che, in ogni caso, in queste regioni – in particolar modo in Campania e in Calabria – l’importo dei tributi “recuperati” pro-capite è relativamente elevato in valore assoluto, a riprova di trascorsi caratterizzati da un “laissez faire” ai quali si sta tentando di porre rimedio con qualche apprezzabile risultato.
Quanto alla capacità di riscossione di interesse delle classi demografiche, la classe A (Comuni con popolazione inferiore ai 2000 abitanti) primeggia per quanto riguarda il valore pro-capite dei tributi recuperati (risultato probabilmente dovuto ai Comuni caratterizzati da una larga disponibilità di seconde case).

CONCLUSIONI

Non si è ritenuto utile in questa sede produrre classifiche e graduatorie di Comuni particolarmente performanti, in senso positivo o negativo.
Eventuali richieste in tal senso potranno essere indirizzate alla redazione (redazione@lapostadelsindaco.it) della Posta del Sindaco.
Un successivo lavoro si concentrerà sull’analisi della spesa per la gestione tributaria e fiscale dei Comuni, con l’obiettivo precipuo di rilevare, per quanto possibile, i modelli di spesa (e, quindi, i modelli organizzativi) più efficienti.

A cura di Nicola Melideo, responsabile del sito www.lapostadelsindaco.it - Dicembre 2016

 

Studio completo in formato PDF



Scarica l'allegato

Articoli Correlati

imagine
  25/10/2023       Studi e Ricerche
imagine
  11/10/2023       Studi e Ricerche
imagine
  05/10/2023       Studi e Ricerche
Torna alla Rivista del Sindaco

Ultimi aggiornamenti

CHI SIAMO

La posta del Sindaco è rivolto ad amministratori ed operatori degli enti locali: ricco di contenuti sempre aggiornati, il cuore del portale risiede nella possibilità di accedere, in modo semplice e veloce, ad approfondimenti, informazioni, adempimenti, modelli e risposte operative per una gestione efficiente e puntuale dell'attività amministrativa.

La Posta del Sindaco - ISSN 2704-744X

HALLEY notiziario

INFORMAZIONI

Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale

In collaborazione con:

la posta del sindaco

CONTATTI

Email

halley@halley.it

Telefono

+39 0737.781211

×