Il Decreto del presidente del consiglio dei ministri (Dpcm) pubblicato il 21 novembre 2019 in Gazzetta si occupa dell’adozione del primo piano nazionale per la non autosufficienza e sul come saranno ripartiti i fondi per le non autosufficienze nel triennio 2019-2021.
La programmazione nazionale delle risorse del fondo per le non autosufficienze prende il via con l’adozione del piano nazionale per la non autosufficienza adottato dal Dpcm, e stabilisce per le risorse un utilizzo che coinvolga lo sviluppo degli interventi e servizi necessari per definire in via progressiva i livelli essenziali delle prestazioni sociali che si vogliono garantire in tutto il territorio nazionale. Stando a tale programmazione, le Regioni potranno utilizzare un personale piano, basato su uno schema triennale riguardante il finanziamento di interventi specifici e servizi sociali per la non autosufficienza.
Le risorse del fondo per il 2019 hanno raggiunto la cifra di 573 milioni di euro, destinate a portare e sviluppare sul territorio servizi dedicati alle persone disabili, ai quali si andranno ad aggiungere quanto già assicurato dalle risorse di Regioni e Comuni. Le risorse stanziate per il 2020 sono pari a 571 milioni di euro, mentre per il 2021 si parla di 568,9 milioni di euro. Come già stabilito l’anno precedente, c’è l’obbligo di impiegare la metà di tali risorse dedicate, ad interventi ed aiuti rivolti a persone che versano in condizioni di gravissima disabilità, in cui rientrano quelle con livelli molto gravi di demenza (come ad esempio i malati di Alzheimer), e quelle affette da sclerosi multipla laterale amiotrofica.
In attesa del perfezionamento del piano regionale che attua quello nazionale, le Regioni potranno domandare al ministero il 50% delle risorse a loro destinate, al fine di evitare disservizi o qualsiasi interruzione dei servizi stessi. Il Dpcm ha anche finanziato e azioni indirizzate al potenziamento delle “Linee di indirizzo per Progetti di vita indipendente”, come parte del Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità.
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