La Rivista del Sindaco


RIFORMA DELLE PARTECIPATE, STAVOLTA CI SIAMO

Società Partecipate
di La Posta del Sindaco
27 Giugno 2017

Entrata in vigore ieri: entro il 31 luglio la modifica degli statuti, entro il 30 settembre le razionalizzazioni

Partecipate, via al countdown (di Francesco Cerisano su “Italia Oggi” del 27 giugno 2017) 
Ha preso ufficialmente il via ieri, con l’entrata in vigore del decreto legislativo n. 100/2017, la riforma delle società partecipate da Regioni ed Enti locali. Si tratta del decreto correttivo al Testo unico della riforma Madia della Pubblica amministrazione resosi necessario dopo la bocciatura della Consulta per il mancato accordo preventivo con le Regioni. Lo stop e la riapertura del tavolo delle trattative con gli Enti locali ha però, da una parte, fatto slittare la tabella di marcia delle riforme e, dell’altra, portato ad una sostanziale modifica delle norme approvate rispetto alla versione originale della riforma, come ad esempio per quanto riguarda il dimezzamento della soglia di fatturato minimo per evitare la “razionalizzazione”. Infatti questa era stata originariamente fissata ad un milione di euro ma, su richiesta degli Enti locali (Anci in testa), è stata temporaneamente abbassata a mezzo milione. Temporaneamente perché la nuova soglia varrà soltanto per il triennio di applicazione delle riforma (2017-2019), con riferimento al triennio precedente all’entrate in vigore, ma dal 2020 è previsto che si ritornerà a quella originale di un milione di euro. Comunque, in virtù delle nuove norme, una prima scadenza è prevista per il 31 luglio, termine in cui andranno modificati gli statuti delle società partecipate. Una seconda e più decisiva, per la revisione straordinaria delle partecipazioni - la razionalizzazione delle società che non rispetteranno i requisiti per essere salvate - scatterà il prossimo 30 settembre. Entro tale data gli Enti locali, o le Regioni, dovranno predisporre un piano per “razionalizzare, fondere o sopprimere (anche mediante messa in liquidazione o cessione) le società partecipate o controllate “sotto soglia”. Una volta approvato il piano, gli Enti avranno tempo un anno per effettuare le alienazioni. Sempre entro il 30 settembre andranno individuati gli esuberi di personale delle società da dismettere. Sarà agevolato il ritorno in servizio “presso la base” dei dipendenti comunali a tempo indeterminato che nel corso degli anni siano stati trasferiti nelle partecipate. Il riassorbimento presso gli Enti di appartenenza non rileverà ai fini dei limiti al turnover e dei tetti di spesa al personale.

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