La Rivista del Sindaco


Spid sempre più utilizzato e funzionale

e-Government
di La Posta del Sindaco
21 Settembre 2020

Stando ai dati dell’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid), aggiornati ai primi di settembre, hanno superato quota 10milioni i cittadini italiani che hanno ottenuto le credenziali necessarie per l’utilizzo dello Sistema pubblico d’identica digitale, comunemente detto Spid. Grazie a questo sistema, con un’unica modalità di autenticazione, si può accedere ai servizi offerti dalle varie amministrazioni, senza dover gestire diverse (e spesso numerose) identità, password e credenziali di accesso.

Utilizzabile attraverso smartphone, tablet e computer, lo Spid è composto da una sola coppia di credenziali: username e password. Oltre a queste, possono essere richiesti fino a tre livelli aggiuntivi di verifica, in base al livello di sicurezza associato al servizio a cui si vuole accedere. Solo per nominarne alcune attività, tramite lo Spid si possono consultare il fascicolo sanitario elettronico, richiedere il bonus vacanze, accedere ai vari servizi scolastici e a quelli previdenziali. Un vero e proprio passepartout in mano al cittadino, per usufruire dei servizi della pubblica amministrazione. Le PA, nei propri siti internet, consentono l’accesso con lo Spid, durante la fase di accesso ai servizi online, tramite il logo di questo e la didascalia “Accedi con Spid”.

Con la costante crescita dell’utilizzo di questa forma di riconoscimento (4,5 milioni di utenti in più tra il 2019 e il 2020), viene anche aumentato contestualmente il ventaglio di servizi da esso erogati. Una manovra fondamentale da parte del governo, per rendere sempre più smart, digitale e al passo con i tempi la pubblica amministrazione. La passata fase di lockdown ha di certo incentivato questa forma di accesso ai servizi pubblici, anche perché, ad oggi, molte pubbliche amministrazioni richiedono obbligatoriamente lo Spid, per permettere l’accesso ai propri servizi telematici. In coerenza con il Decreto Semplificazioni, molte altre amministrazioni si stanno attivando per attivare lo Spid, che diventerà man mano sempre più indispensabile.

L’Inps già dal 1° ottobre avvierà il cammino di dismissione del Pin a favore di Spid e Carta d’identità elettronica (come da circolare 87, del 17 luglio), per rendere sempre più digitali e fruibili i suoi servizi, come la verifica della pensione, il sostegno al reddito e la richiesta dei diversi bonus. Al 15 novembre è invece fissata la data del passaggio a Spid per i servizi online del ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Ad oggi, sono nove i gestori che forniscono il servizio, accreditati presso Agid, permettendo ai cittadini l’accesso gratuito allo Spid (offrendo i vari servizi di autenticazione richiesti), con i livelli di sicurezza 1 e 2: , Aruba, Infocert, In.Te.S.A., Lepida, Namirial, Poste Italiane, Register, Sielte e Tim. Ogni cittadino è libero di contattare i provider accreditati, scegliendo quello migliore alle proprie esigenze. Sarà poi compito del gestore prescelto, verificare i dati personali dell’utente (richiedendo un documento di identità valido) ed emanare l’identità digitale, rilasciando le necessarie credenziali.


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