Ancora forte la stretta del lockdown, la cui data è stata prolungata fino al 3 maggio e che da domani permette la riapertura di pochissime attività, tra cui cartolerie e librerie. Gli italiani devono quindi rassegnarsi a passare in casa tutte le feste primaverili, com’era prevedibile, visto che l’emergenza sanitaria è ancora in atto e non permette di abbassare le misure attuate come difesa. Per questo non si è potuto neanche far ripartire le attività sospese, perché riaprendo “vanificheremo i risultati” ottenuti fino ad ora, come specificato dal presidente del Consiglio.
Dopo la continua richiesta di Confindustria di far ripartire le attività, le parole espresse dal ministro degli Affari regionali Francesco Boccia mettono ben in chiaro la posizione del governo a questo riguardo: “dobbiamo mettere in sicurezza la salute degli italiani. Con la salute a rischio, non c’è economia.” Uno degli aspetti centrali per far si che questo accada è la messa in sicurezza della Lombardia e degli ospedali lombardi, una necessità prima di poter pensare alla tanto invocata Fase 2. Il blocco dell’economia spaventa molti, ma le voci degli scienziati continuano a ripetere che è ancora troppo presto, ed il governo si è dichiarato concorde, con l’ultimo decreto.
Il ministro Boccia spiega che per giungere alla Fase 2, serviranno passaggi graduali che coinvolgeranno la riapertura di fabbriche ed uffici, sempre “nel rispetto di tutte le prescrizioni sanitarie per la sicurezza dei lavoratori”. Intanto è previsto per dopo il 20 di aprile un nuovo decreto, che fornirà risorse ancora più consistenti di quelle già stanziate per far fronte ai danni causati dal Coronavirus, che ammontano già a 25 miliardi, oltre alle tanto attese nuove regole per affievolire la stretta del lockdown e permettere appunto la riapertura di alcuni negozi e fabbriche. Si pensa anche allo sblocco di cantieri per strade e ponti, oltre ad aiuti per gli affitti, e una serie di normative per aiutare i Comuni a rischio casse vuote. A doversi muovere tra la cautela richiesta dal mondo scientifico e l’insistenza di commercianti ed imprese per la riapertura sarà la nuova task force, capitanata da Vittorio Colao, che da domani inizierà a studiare il più corretto modo di agire in questo difficile momento.
Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale
In collaborazione con: