Unione tra Anci e Gse per incentivare lo Sviluppo Sostenibile negli Enti Pubblici

L’Associazione Nazionale Comuni Italiani e il Gestore dei Servizi Energetici hanno sottoscritto nella giornata del 20 febbraio un protocollo d’intesa. Gli sforzi dei due Enti, mirano ad una migliore diffusione in materia di energie rinnovabili e della migliore resa energetica nei Comuni, ponendosi come punto di partenza la riqualificazione energetica degli Edifici Pubblici.

Questa collaborazione parte dal progetto del Gse “Sostenibilità in Comune”, che aveva come obiettivo il supporto e la sensibilizzazione degli Enti Pubblici nei confronti delle energie rinnovabili e la miglioria energetico degli immobili già esistenti.

Un grande aiuto deriva dal Conto Termico che finanzia alla PA 200 milioni di euro annui per le operazioni di efficientamento energetico e di utilizzo di fonti rinnovabili al fine di produrre energia termica. Questo provvedimento riesce a finanziare tra il 40% ed il 65% degli interventi ritenuti ammissibili.

Dal 2013, più di 800 Comuni sono riusciti a finanziare ben 1700 proposte di riconversione degli edifici, suddivisi tra interventi di isolamento termico, opere di sostituzione degli impianti di climatizzazione, sostituzione di infissi ecc. La maggior parte di questi progetti hanno finanziato la riqualificazione degli istituti scolastici (56%), a seguire ci sono le strutture sportive (15%) e quelle sanitarie (11%).

Questo protocollo d’intesa mira a migliorare la produzione dei vari impianti accingendo alle fonti rinnovabili. Non solo la produzione aziendale deve essere efficientata, ma l’intero processo, partendo anche dai sistemi di mobilità, agevolando l’utilizzo di mezzi elettrici o alimentati a biometano.

I risultati ottenuti sono buoni e lasciano sperare in un miglioramento, infatti gli interventi promossi dal Gestore dei Servizi Energetici (Gse) hanno permesso di risparmiare in un anno ben 300mila tonnellate di petrolio e 790mila di gas serra. Anche le bollette dei Comuni beneficeranno di una riduzione, stimabile intorno a 170 milioni di euro all’anno.