ACCORDO TRA REGIONI E AGID PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO TRIENNALE PER L’INFORMATICA NELLA PA

“Un passo in più per il raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020”, così ha commentato il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini, a proposito dell’accordo quadro che le Regioni hanno firmato, lo scorso 15 febbraio, con l’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) per la “Crescita e la cittadinanza digitale verso gli obiettivi Europa 2020”. In base all’accordo, che ha una durata di tre anni, alle Regioni viene riconosciuta la possibilità di svolgere un ruolo di coordinamento a livello territoriale per favorire la trasformazione digitale dei servizi pubblici per i cittadini e le imprese, concentrandosi sulle sette aree di intervento contenute dal “Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione 2017-2019”.
 
Le sette aree riguardano in sintesi (secondo la descrizione contenuta nel Piano):

• l’accesso ai servizi, ovvero gli strumenti per la generazione e la diffusione dei servizi digitali;
• gli ecosistemi verticali, ovvero i settori o le aree di policy in cui si svolge l’azione delle pubbliche amministrazioni;
• il modello di interoperabilità, ovvero i meccanismi che facilitano e garantiscono la corretta interazione tra gli attori del sistema (cittadini, imprese e P.A.);
• le infrastrutture immateriali che, insieme al Data & Analytics Framework (DAF) della P.A., incentivano la centralizzazione e la razionalizzazione dei sistemi per la gestione dei processi e dei dati;
• le infrastrutture fisiche, da implementare soprattutto attraverso la razionalizzazione dei data center, l’adozione sistematica del paradigma cloud e lo sviluppo della connettività;
• la sicurezza, comprendente sia la cyber security della P.A. che la tutela della privacy;
• la gestione del cambiamento, componente che serve a far fronte alle necessità di coordinamento, gestione e monitoraggio delle attività funzionali allo sviluppo del Piano.

 
Secondo l’AgID, con l’intesa si gettano le basi “per una più piena ed efficace attuazione sui territori del Piano triennale” e, per agevolare il percorso, la stessa AgID metterà a disposizione delle Regioni una serie di “strumenti tecnici, di monitoraggio e di governance, tra cui linee guida, regole d’interoperabilità, ambienti di test e simulazione, in sinergia con la strategia digitale nazionale”. Le linee dell’accordo quadro saranno successivamente tradotte in specifici accordi o convenzioni territoriali tra l’AgID e le singole Regioni. Saranno infine disponibili sia risorse finanziarie nazionali che regionali e l’AgID prevede anche l’utilizzo di fondi contenuti nel “Pon Governance e capacità istituzionale 2014-2020”. Lo specifico programma operativo nazionale, finanziato principalmente con fondi FSE e FESR dell’Unione Europea, ammonta ad oltre 827 milioni di euro destinati in prevalenza, per oltre l’80%, alle regioni meno sviluppate che, per il nostro Paese, sono considerate tutte quelle del Mezzogiorno e Isole meno l’Abruzzo, il Molise e la Sardegna, nel frattempo passate allo status di (almeno secondo la UE) “regioni di transizione”.