La situazione descritta al Forum PA 2016, descrive che al nostro paese spetta l’orribile primato dell’età media più elevata dei dipendenti pubblici, ben oltre i 50 anni. Questa situazione è anche dovuta dall’effetto di blocchi su turnover e contratti.
La crisi economica che ha duramente colpito la ricchezza nazionale, ritornata non senza sforzi nel 2015 ai livelli del 2008, ha annullato gli effetti dei pesanti tagli subiti dalla Pubblica Amministrazione, nonostante questa buona notizia, le assunzioni sono state ridotte all’osso, ciò ha svuotato gli Uffici Pubblici di circa il 5%, il tutto va unito alla riforma Fornero che ha allungato l’ottenimento dei requisiti per l’accesso alla pensione. Questi fattori hanno colpito in modo inequivocabile i giovani, in particolare la fascia tra 25 e 34 anni, che contano solo il 7% di assunzioni nella PA (numero quasi triplicato negli altri paesi europei).
Prendendo in considerazione i numeri della Provincia Autonoma di Trento, si vede in maniera inequivocabile che la situazione negli ulti 20 anni non si discosta molto da quella del resto della penisola, e non solo per la riduzione progressiva del numero dei dipendenti, ma anche per la crescita dell’età media. Infatti, nel 1997 i dipendenti con un’età inferiore ai 35 anni erano il 36,73%, oggi invece è solo il 2,84%, coloro che superavano i 56 anni al contrario nel ’97 erano il 2,68%, ai giorni nostri invece si tocca quota 29,07%. Questi dati spiegano che vent’anni fa l’età medi era pari a 38,93 anni, oggi è salita a 50,76, escludendo in maniera totale la “generazione Y” (i nati tra gli anni Ottanta e i primi anni Duemila).
Per contrapporsi a questo trend autolesionistico, la PAT (Provincia Autonoma di Trento) nel 2013 ha iniziato in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano un’indagine per rilevare l’impatto dell’invecchiamento sulla qualità dell’esperienza al lavoro. I dati ottenuti da questa rilevazione hanno portato ad individuare le aree prioritarie di intervento e le azioni da conseguire per sviluppare il capitale umano, Piano approvato dalla Giunta Provinciale nell’Aprile 2015.
L’obiettivo è quello di ringiovanire la pubblica amministrazione attraverso l’introduzione di nuovo personale, al fine di inserire giovani ad alto potenziale.
Nel dicembre del 2016, si è arrivati all’accordo con i sindacati sulle linee guida e sulla proposta formativa per il concorso pubblico finalizzato ad assumere con contratto di formazione lavoro i futuri funzionari laureati, di età compresa tra i 18 e i 32 anni.
Per favorire l’inserimento di questi giovani si utilizzerà il metodo della cosiddetta “induction”, questo approccio permetterà agli apprendisti (anche chiamati mentor) di assorbire meglio le competenze di base, facendoli sentire a proprio agio e consentire un veloce trasferimento di conoscenze e competenze.
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