La Rivista del Sindaco


LO SPID PER ORA NON DECOLLA

ICT e Innovazione
di La Posta del Sindaco
06 Marzo 2017

Il Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale a rilento rispetto alle previsioni

Il flop del Pin unico milioni di utenti ripartono da zero (di Sonia Ricci su “Il Messaggero” del 6 marzo 2017) 
Partito all’incirca un anno fa, il progetto Spid che prevede un unico “pin” per accedere ai servizi della pubblica amministrazione stenta a decollare, o almeno lo fa con una velocità molto inferiore alle aspettative. In un primo momento, infatti, l’obiettivo scritto nell’agenda della semplificazione per il triennio 2015-2017 prevedeva dieci milioni di utenti in possesso di pin unico entro la fine del 2017. Ora c’è invece molto cautela anche intorno alla più modesta stima fatta dall’Agenzia per l’Italia digitale (Agid), che ha abbassato la soglia a tre milioni di utenti. Sicuramente non ha aiutato a raggiungere i numeri di diffusione preventivati la difficoltà, anzi: ormai la quasi certa impossibilità, di convertire in nuovi Spid le vecchie credenziali di accesso già rilasciate dalle pubbliche amministrazioni. In particolare quelle rilasciate dall’Inps e dall’Agenzia delle Entrate. Milioni di identità digitali destinate a cadere in disuso e che non potranno essere riadattate in nuove credenziali perché, a quanto sembra, i protocolli di sicurezza utilizzati dallo Spid sono molto più stringenti.  Ad essere dotati di pin unico sono al momento 1,2 milioni di cittadini. Ad aver contribuito in maniera sostanziale alla, seppur lenta, crescita delle nuove identità digitali sono stati in maniera significativa i giovani: infatti 361 mila nuove registrazioni sono arrivate perché, per poter usufruire del bonus di 500 euro destinato ai diciottenni, bisognava essere in possesso delle credenziali Spid. E su questo fronte ci sarebbero margini di crescita ampi, visto che i potenziali interessati al bonus nel 2017 sono oltre mezzo milione. Un altro aiuto potrà invece venire dagli anziani: infatti anche per accedere all’Ape, l’anticipo pensionistico, bisognerà essere in possesso di una credenziale Spid. Poi ci sono i circa 650 mila professori la cui card docenti, da quest’anno, sarà collegata allo Spid. Ma un grande aiuto alla diffusione del pin unico potrebbe venire dall’ingresso nel sistema dei privati, e l’Agid starebbe lavorando per trovare i primi partner da far entrare nella rete. Al momento, secondo i dati forniti dall’Agenzia, sono circa 3.720 le amministrazioni presenti nello Spid, con oltre 4.273 servizi utilizzabili. Tra le prime ad aver aderito si segnalano l’inps, l’Inail, Equitalia, diverse Regioni e alcuni Comuni.

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