Con notevole ritardo, sono partite le prime convocazioni rivolte ai titolari del Reddito di Cittadinanza, al fine di avviare il “Patto per il Lavoro”, come previsto dal provvedimento dedicato. I candidati verranno contattati in prima istanza dai Centri per l’Impiego, questo passo serve anche a verificare che i percettori del Reddito di Cittadinanza siano effettivamente disponibili all’inserimente in politiche attive del lavoro ovvero che non siano esonerati o esclusi.
All’interno delle liste comunicate da INPS e Ministero del Lavoro sono presenti oltre 700mila soggetti, prevalentemente provenienti da regioni del Sud Italia (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). Le nuove tempistiche, concordate tra Regioni, Anpal e Centri per l’Impiego, forniranno ben 30 giorni (a partire da ieri) per contattare e convocare i candidati.
I Centri per l’Impiego, attualmente in attesa della partenza del Sistema Informativo Unitario (ancora da implementare), potranno contattare i soggetti utilizzando qualsiasi modalità a loro disposizione dalle telefonate alle mail, senza dimenticare gli SMS. Ciò dipende dai dati che i diversi candidati avranno lasciato a disposizione degli Enti, qualora i soggetti non si presentino alla chiamata, dovranno giustificare tale assenza ed informare celermente l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. I primi colloqui si terranno dal prossimo 9 settembre.
Invece, entro la metà del mese di dicembre dovrà essere completata la prima parte delle convocazioni, concluse con la presa in carico dei soggetti beneficiari da parte dei diversi operatori pubblici.
Al momento, siamo davanti ad un calendario a macchia di leopardo, in quanto la nuova tranche di candidati verranno comunicati verso la fine dell’anno, mentre i colloqui inizieranno dal 2020 (probabilmente tra gennaio e febbraio). Questi tempi si allungheranno in ogni caso, anche a causa della mancanza di operatori, difatti, anche il piano di rafforzamento previsto per i Centri per l’Impiego necessiterà del tempo prima di essere completato.
Nella Regione guidata da Vincenzo De Luca, prima in Italia per soggetti avviabili ad un impiego, ci sono ancora diverse problematiche, la più importante riguarda i 471 “navigator” che hanno già passato la selezione. Infatti, la Campania risulta l’unica Regione a non aver siglato il protocollo d’intesa.
Come è possibile capire, l’avvio di questo passaggio, cominciato nella giornata di ieri, ha continuato a dimostrare la grande differenza tra Nord e Sud, difatti Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Veneto, Lazio e Piemonte hanno gestito bene il tutto, mentre nelle Regioni meridionali non sono mancati i problemi, basti pensare che in Sicilia, ancora non è stata chiarita la ripartizione dei cosiddetti navigator.
Le aziende non hanno ancora reagito attivamente, non sono infatti molte le realtà che si sono rivolte ai Centri per l’Impiego e all’app dell’Anpal (MyAnpal), questo fatto è principalmente dovuto alla pesantezza del sistema burocratico legato alle assunzioni, nonostante i vantaggi per le imprese stesse non siano da disdegnare.
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