Da oggi sarà più facile per Comuni e cittadini, prenotare l’appuntamento per richiedere la CIE (Carta d’Identità Elettronica). Difatti, da poco tempo è stata attivata una nuova piattaforma digitale che avrà il compito di sostituire l’obsoleta Agenda CIE, il nuovo sito è www.prenotazionicie.interno.gov.it.
Gli Enti non dovranno però registrarsi nuovamente, infatti le credenziali rimangono immutate, solo la password andrà modificata per motivi di sicurezza. Sia i Comuni che i cittadini disporranno di nuove funzioni utili alla semplificazione dei processi di prenotazione degli appuntamenti, partendo dai planner (calendari di disponibilità), che saranno più flessibili e collegati alle esigenze dei vari Enti.
Per quanto riguarda la gestione degli appuntamenti, sarà possibile utilizzare qualsiasi postazione di lavoro CIE presso gli uffici comunali, semplificando particolarmente il lavoro degli sportelli amici e dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico. L’appuntamento inoltre, verrà cancellato automaticamente in caso il cittadino non si prodighi a confermare entro un tempo stabilito dallo stesso Ente.
Sarà il cittadino a beneficiare maggiormente di questo nuovo sistema, infatti, inserendo i propri dati anagrafici e dopo aver effettuato l’accesso al nuovo sistema tramite SPID (Sistema Pubblico d’Identità Digitale), potrà sapere quali sono i giorni disponibili per l’appuntamento.
Quest’ultimo può essere prenotato sia presso il Comune di residenza, sia presso altri Enti che utilizzino l’Agenda CIE e verrà confermato solo ed esclusivamente dopo la conferma del nulla osta. Per confermare l’appuntamento il richiedente riceverà una mail contenente la richiesta di conferma, il cittadino dovrà rispondere alla stessa, altrimenti l’appuntamento verrà cancellato automaticamente.
La documentazione da consegnare ai Comuni è riportata nella ricevuta, per quanto riguarda la foto della CIE, il funzionario addetto dovrà caricare una foto e verificarne l’adeguatezza rispetto alle norme Icao attraverso una nuova funzionalità.
Sul decreto, oltre alla firma del Ministro degli Interni si è aggiunta quella del titolare del Dicastero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, fornendo la possibilità di richiedere il documento anche ai cittadini residenti in paesi stranieri, possibilità già prevista dal Decreto Ministeriale del 23 dicembre 2015, il quale prevede la possibilità di emissione del documento da parte dei Consolati.
Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale
In collaborazione con:
