La Rivista del Sindaco


INASPRITE LE PENE PER CHI MINACCIA I SINDACI

Territorio e governo locale
di La Posta del Sindaco
23 Maggio 2017

Sì definitivo della Camera alle norme che puniscono con il carcere fino a 7 anni

Sindaci e assessori più tutelati (su “Italia Oggi” del 23 maggio 2017) 
Da ora in avanti sindaci, assessori e consiglieri degli Enti locali saranno più tutelati dalla legge dinanzi ad episodi di minacce o violenze. La Camera ha infatti approvato in via definitiva la legge che punisce, con la reclusione da uno a sette anni, chi minaccia o commette violenze nei confronti degli amministratori locali. In sostanza viene estesa la tutela della legge non soltanto nei confronti dei corpi politici, amministrativi o giudiziari - come già avviene - ma anche dei singoli amministratori in quanto tali, al di fuori del proprio organismo collegiale. Di fronte a fenomeni di intimidazione si procederà di ufficio e sarà ammesso l’uso delle intercettazioni. Sarà obbligatorio l’arresto in flagranza di reato e sarà applicabile la custodia cautelare in carcere. La pena, inoltre, sarà aumentata fino ad un terzo se la minaccia è commessa con armi, da più persone o da persona travisata, da associazioni segrete o in forma anonima. Da uno a sette anni anche per chi minaccia o usa violenza per impedire l’adozione di un provvedimento o in conseguenza della sua adozione. La pena aumenta da un terzo alla metà allorché alcuni specifici delitti (lesioni, violenza privata, minaccia o danneggiamento) costituiscono atti intimidatori ritorsivi per un atto compiuto nell’adempimento del mandato o delle funzioni. L’aggravante però non si applica se l’amministratore ha ecceduto in modo arbitrario i limiti delle sue funzioni. Intimidire un candidato comunale sarà punito con il carcere da due a cinque anni. La nuova legge, infine, definisce il funzionamento e la composizione dell’Osservatorio sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali, che avrà inoltre anche il compito di promuovere iniziative di formazione e a favore della legalità.  «Il sì della Camera premia il nostro impegno, in un momento in cui le intimidazioni a danno dei sindaci costituiscono un fenomeno preoccupante e in aumento», ha commentato il presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro. «Lo Stato è al fianco di tutti gli amministratori locali che subiscono intimidazioni e minacce. Questo il messaggio forte della legge», ha fatto eco Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia della Camera.
 

 


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