Indebolimento di monitoraggi e sanzioni sui conti di bilancio

La legge di bilancio attesa dal consiglio dei ministri, se confermata, riporta diverse novità sul piano contabile degli enti pubblici, in particolare la cancellazione delle regoli attuali sul pareggio di bilancio. In caso l'iter della legge prosegua senza ostacoli, i responsabili finanziari e i revisori dei conti si vedranno liberati da una notevole serie di adempimenti operativi.

Un aspetto primario è occupato dalla cancellazione dell'obbligo di allegare il prospetto dimostrativo del rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, nella previsione di bilancio e nel rendiconto della gestione. Fino ad oggi, con l'articolo 1, comma 468, legge 232/2016, si è cercato di dare garanzia che rispettando le regole relative al concorso del contenimento dei saldi di finanza pubblica, non si finisca a impedire la regolare attività programmatoria dell'ente. Già in sede di programmazione, grazie a questo sistema di verifiche, l'organo consiliare è in grado di controllare la correttezza del bilancio di previsione. Non si deve trasmettere il prospetto al ministero dell'Economia, ma è compito dell'ente conservarlo.

La prevista modifica al regolamento coinvolge anche la cancellazione degli adempimenti riguardanti il monitoraggio periodico dei risultati conseguiti e la loro certificazione finale. Come operazione di verifica dell'obiettivo di saldo, ogni ente dovrà inviare una certificazione dei risultati conseguiti l'anno precedente, entro il termine ultimo del 31 marzo, per mezzo on-line verso l'indirizzo http://pareggiobilancio.mef.gov.it, al dipartimento della Ragioneria generale di Stato del ministero Economia e Finanze. Come da articolo 24 del Codice dell'amministrazione digitale, decreto legislativo 82/2005, nella certificazione saranno necessarie le firme digitali del rappresentante legale, del responsabile del servizio finanziario e dell'organo di revisione economico-finanziaria.

Questo previsto scioglimento dei vincoli per la finanza pubblica per quanto riguarda l'utilizzo degli avanzi di amministrazione e dell'indebitamento rischia di rendere inutile anche il sistema di intese regionali e dei patti nazionali che in questi anni abbiamo visto attuare proprio al fine di rendere disponibili questi avanzi (o quote di questi), liberando spazi finanziari.

In ultimo si può parlare proprio di una caduta del sistema di sanzioni, ma anche del meccanismo atto a premiare gli enti territoriali con un saldo nei parametri del comma 466 e in grado di rispettare i termini dell'invio obbligatorio della certificazione, e che risultano avere un saldo finale di cassa non negativo (tra spese finali ed entrate), così come a quegli enti che riescono a lasciare spazi finanziari inutilizzati inferiore all'1% degli accertamenti delle entrate finali. .