PA digitale, al vaglio le opzioni di interoperabilità

L’ AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) ha comunicato in data 9 maggio la possibilità di partecipare alle consultazioni in materia di interoperabilità tra Pubbliche Amministrazioni.

Le linee guida rispettanti i suggerimenti contenuti nell’art.71 del Codice dell’Amministrazione Digitale (Cad), serviranno a migliorare la creazione di applicativi atti a gestire al meglio i rapporti tra Amministrazioni, cittadini ed imprese (come specificato nel co.3-ter dell’art.73 del Cad), tali applicativi serviranno anche a offrire servizi target-oriented al fine di creare un rapporto più stretto ed immediato tra le parti.

La piattaforma sulla quale verranno basati gli applicativi è Docs Italia, si tratta di un servizio di open government messo a disposizione delle varie Amministrazioni per la pubblicazione di documenti tecnici e/o amministrativi. Inoltre tale piattaforma consente ai cittadini di leggere e commentare tali documenti.

Lo scopo principale di queste linee guida è quello di permettere ai vari attori di interagire e scambiare informazioni con immediatezza e senza complicazioni dovute a qualunque tipo di integrazione superflua. Resta quindi in primo piano l’obiettivo che la stessa Pubblica Amministrazione si è posta qualche tempo addietro, si tratta di unire armoniosamente senza assurdi meccanismi le scelte tecnologiche che verranno fatte, al fine di offrire quei servizi necessari a cittadini, imprese e altri Enti Pubblici.

Alcuni passi effettuati in passato, come lo SPID, dovranno essere integrate in questa nuova piattaforma, inoltre sarà indispensabile il fatto di coprire in toto il territorio peninsulare per non creare ulteriori gap che renderebbero l’interoperabilità stessa priva di senso pratico. Questo macro obiettivo rientra nel piano triennale per l’Informatica e l’Innovazione che Ministero, AgID e Enti hanno preparato per far entrare finalmente il Bel Paese nel terzo millennio e semplificare le sempre più complesse e lunghe pratiche burocratiche.