APPROVATI I PIANI DI SVILUPPO STRATEGICO DELLE ZES DI CALABRIA E CAMPANIA

Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, lo scorso 26 febbraio, del Regolamento recante l’istituzione di Zone economiche speciali (Zes), arriva ora un altro importante passo avanti da parte delle Regioni (per ora della Campania e della Calabria). Sono stati infatti approvati i Piani di sviluppo strategico, adempimenti fondamentali perché attuano le indicazioni nazionali raccordandole allo specifico delle aree individuate per la richiesta di istituzione delle Zes. Il ricorso alle Zone economiche speciali rappresenta un incentivo allo sviluppo economico che all’estero ha già avuto una certa diffusione e successo – una Zes molto nota e sviluppata è, ad esempio, quella di Dubai – e che, per quanto riguarda l’Italia, sarà limitata alle aree portuali del Mezzogiorno e, anche, alle zone limitrofe che con esse hanno forti nessi economici e funzionali (ad esempio quelle aeroportuali). Queste aree, e le imprese in esse operanti, potranno godere di importanti agevolazioni fiscali e di semplificazioni amministrative e burocratiche. Lo scopo ultimo è quello di favorire lo sviluppo economico delle imprese già presenti in quelle aree e, soprattutto, di quelle che, in virtù dei benefici fiscali e amministrativi, vorranno venire ad investirvi, auspicabilmente anche dall’estero.
 
Ora la palla ripassa di nuovo al Governo che, una volta accolti i piani presentati dalle Regioni, dovrà istituire ufficialmente e rendere operative le Zes con un apposito atto normativo. Grande la soddisfazione espressa dai presidenti delle Regioni Campania e Calabria, rispettivamente Vincenzo De Luca e Mario Oliverio. Secondo De Luca «Il piano di sviluppo strategico della Zes è l’atto finale di un’iniziativa che ha visto protagonista a livello nazionale la Campania, insieme alle altre Regioni del Mezzogiorno. Con questo provvedimento candidiamo la nostra regione a un’ulteriore attrazione di grandi investimenti industriali e logistici, e all’incremento dell’occupazione produttiva in un ambito fortemente innovativo e strategico». Il presidente della Regione Campania ha inoltre sottolineato come il percorso che ha portato alla redazione del piano sia stato concertato con tutti gli interlocutori – istituzionali, privati e associativi – interessati dal progetto Zes.
«Con l’approvazione del piano strategico della Zes da parte della Giunta regionale – ha dichiarato il presidente Oliverio – si conclude un lavoro impegnativo per la realizzazione di un obiettivo strategico per lo sviluppo della nostra regione. Dopo decenni di auspici, di proclamazione di impegni assunti a ripetizione oggi possiamo dire che si è passati dalla parole ai fatti e che finalmente la Calabria si dota di uno strumento di sviluppo che aprirà concrete opportunità per il sistema delle imprese, per l’occupazione e per il territorio». Il progetto Zes calabrese sarà incentrato sull’area di Gioia Tauro (RC) ma interesserà anche le altre zone portuali della regione: Vibo Valentia, Crotone, Corigliano (CS), Villa San Giovanni (RC) e Reggio Calabria e quelle aeroportuali di Lamezia, Crotone, e Reggio Calabria. Nel caso della Campania, le aree portuali candidate sono quelle di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia (NA) e le relative aree “retroportuali” (compresi gli aeroporti di Napoli e Salerno). Stando alle dichiarazioni rilasciate dall’assessore alle Politiche di sviluppo della Regione Basilicata, Roberto Cifarelli, sarebbe in dirittura di arrivo anche il piano di sviluppo strategico della Zes interregionale di Puglia e Basilicata. In questo caso le aree candidate dovrebbero essere due: una sul versante adriatico pugliese e un’altra su quello ionico lucano che sarà collegata anche al polo portuale di Taranto.