Firmati due decreti dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. Risorse per Città metropolitane, Province, Comuni e Autorità di sistema portuale
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La Posta del Sindaco
14 Marzo 2018
Per realizzare opere pubbliche di qualità, dai costi certi e nel rispetto dei tempi di realizzazione previsti, occorre una progettazione di qualità. Per questo motivo il, tuttora in carica, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio ha firmato due distinti decreti che assegnano, complessivamente, 200 milioni di euro a Città metropolitane, Province, Comuni e Autorità di sistema portuale. In particolare, con il “Fondo progettazione enti locali” previsto dalla legge di Bilancio del 2018, lo Stato cofinanzia la redazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica e la redazione dei progetti definitivi relativi alla messa in sicurezza degli edifici e delle strutture pubbliche, con priorità agli edifici e alle strutture scolastiche (sono ammessi anche progetti di demolizione e ricostruzione, a patto che sia mantenuta la destinazione d’uso originaria). Le risorse di questo fondo ammontano a 90 milioni suddivisi in 30 milioni all’anno per il triennio 2018-2020. Saranno destinate a Città metropolitane, Province e Comuni – con un cofinanziamento massimo statale pari all’80% - e ripartite nella seguente maniera: 4.975.000 alle 14 Città metropolitane (con una quota fissa di 100.000 euro cui si aggiunge una quota variabile proporzionale alla popolazione); 12.437.500 alle 86 Province (con una quota fissa di 70.000 euro più una variabile proporzionale alla popolazione); 12.437.500 ai Comuni tramite bando pubblico. In questo ultimo caso i criteri di assegnazione prevedono una ripartizione in base ad una graduatoria triennale, con priorità ai progetti di adeguamento alla normativa sismica degli edifici scolastici e un cofinanziamento massimo statale di 60.000 euro.
Il secondo capitolo di finanziamento, con uno stanziamento complessivo di 110 milioni oggetto di un altro decreto firmato pochi giorni fa dal ministro, riguarda il “Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastruttre già finanziate”. Tale fondo è stato istituito dal Nuovo codice dei contratti ed è finanziato con 500 milioni complessivi dal Fondo Investimenti 2016. In questo caso il finanziamento non è suddiviso in parti uguali per il triennio (2018-2020), ma con 25 milioni per il 2018, 35 per il 2019 e 50 per il 2020. Le risorse sono ripartite nel seguente modo: 30 milioni per le 15 Autorità di sistema portuale (con un apposito decreto di riparto in base ad una ricognizione dei fabbisogni delle singole Autorità); 25 milioni per le 14 Città metropolitane (con una quota fissa di 800.000 euro cui si aggiunge una quota proporzionale sia alla popolazione, per il 65%, che alla superficie territoriale per il restante 35%); 30 milioni ai 14 Comuni capoluogo di Città metropolitane (con una quota fissa di 1.200.000 euro più una quota proporzionale alla popolazione e alla superficie territoriale); 25 milioni ai 36 Comuni capoluogo di regione o di provincia autonoma, non ricadenti in Città metropolitana o con popolazione superiore a 100.000 abitanti (con una quota fissa di 200.000 euro più una proporzionale alla popolazione e alla superficie territoriale).
Per questo secondo fondo, le risorse andranno utilizzate prioritariamente per la predisposizione dei Piani strategici metropolitani (Psm) e dei Piani urbani della mobilità sostenibile (Pums). Per chi avesse già realizzato tali Piani, o già affidato l’incarico per la loro realizzazione, le risorse andranno utilizzate per la predisposizione di progetti di fattibilità o di project review riferiti ad opere previste da tali Piani o comunque di prioritario interesse nazionale, ovvero coerenti con le strategie della nuova politica di pianificazione infrastrutturale e con i fabbisogni infrastrutturali individuati nell’allegato al Def 2017. «Queste risorse – ha affermato il ministro Delrio – consentiranno agli enti locali di realizzare buone progettazioni. Dalla messa in sicurezza di infrastrutture ed edifici pubblici, tra cui le scuole, alla revisione di progetti invecchiati, alla pianificazione strategica nella città metropolitane, ai piani urbani della mobilità sostenibile, a progetti per la portualità. In questo modo si costituirà un buon parco progetti: progetti fattibili, pronti per essere finanziati, sopperendo alla carenza di progettazione efficace che impedisce o rallenta la realizzazione degli investimenti pubblici. Un’attività che potrà essere utile anche per consentire agli enti locali di partecipare a bandi e finanziamenti». Grande anche la soddisfazione espressa dal presidente dell’Anci, Antonio Decaro: «Puntare sulla progettazione per programmare le opere è un cardine delle richieste dei sindaci. I due decreti per i progetti di fattibilità, i piani urbani della mobilità sostenibile e le opere prioritarie, 200 milioni per gli enti locali, vanno in questa direzione. Ci danno la responsabilità che chiediamo. Aggiungerei: “finalmente”. Finalmente perché queste risorse indicano una via d’uscita per i sindaci: da un lato impossibilitati a dare incarichi di progettazione perché, senza avere certezza dei finanziamenti, rischierebbero di incorrere nella censura della Corte dei conti; dall’altro costretti a rincorrere quando i finanziamenti per realizzare arrivano ma non hanno un progetto pronto».
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