ILLEGITTIMI I CRITERI DI NOMINA DEI SEGRETARI COMUNALI?

Segretari, spoils system a rischio (di Luigi Oliveri su “Italia Oggi” del 13 settembre 2017) 
L’articolo 99 del Testo unico sugli EELL che regola i criteri di nomina dei segretari comunali e provinciali viene, a diciassette anni dalla sua entrata in vigore, messo in discussione da un’ordinanza del tribunale di Brescia in veste di giudice del lavoro. Il provvedimento, dello scorso 8 settembre, ha ritenuto non manifestamente infondata, ma bensì rilevante, una questione di legittimità costituzionale sollevata da un segretario comunale, sostenuto peraltro anche dall’associazione sindacale Vighenzi, e ha quindi rimesso la questione alla Corte costituzionale. Il segretario comunale, che aveva appena ricevuto il benservito da un neoeletto sindaco, ha sostenuto l’incostituzionalità dell’articolo 99 del Tuel - che fa dipendere funzionalmente il segretario dal capo dell’amministrazione (sindaco o presidente di Provincia) e ne consente lo spoils system - per contrasto con gli articoli 3 e 97 della Costituzione. Infatti i criteri che regolano la nomina del segretario si porrebbero a suo avviso in contrasto con i principi di correttezza e imparzialità dell’azione amministrativa. Inoltre verrebbe compromesso anche il principio di separazione tra politica e amministrazione, con l’ulteriore cortocircuito di una nomina del soggetto controllante (il segretario) da parte del soggetto controllato (il sindaco). Il tribunale, nel ritenere ammissibile il ricorso del segretario, ha fatto anche riferimento alle sentenze emesse dalla Corte costituzionale nel 2007 - numeri 103 e 104 - che furono le prime ad evidenziare il contrasto dello spoils system con i principi di buon andamento, imparzialità e continuità dell’azione amministrativa. L’indirizzo interpretativo della Consulta peraltro sarebbe ben evidenziato, secondo il tribunale di Brescia, anche dalla recente sentenza della Corte di cassazione sezione lavoro - la 11015/17 - che ha sostenuto come le uniche ipotesi in cui il principio dello spoils system può essere considerato coerente con i principi costituzionali sono quelle nelle quali si riscontrano i requisiti di “apicalità” degli incarichi nonché della “fiduciarietà” della scelta del soggetto da nominare, ovvero di preventiva valutazione soggettiva di consonanza politica e personale da parte del titolare dell’organo politico responsabile della nomina. Tra le caratteristiche dell’incarico apicale eventualmente oggetto di spoils system, inoltre, deve esserci quella che prevede una stretta collaborazione al processo di formazione dell’indirizzo politico dell’ente con i suoi organi di governo. Caratteristica che, secondo il tribunale di Brescia, non sarebbe tra quelle ascrivibili al segretario comunale, che è invece una figura eminentemente tecnica e consultiva. Inoltre le funzioni di controllo affidate al segretario dallo stesso Tuel e da altre disposizioni normative - si pensi anche alla legge 190/2012 in tema di prevenzione e repressione della corruzione - nonché il suo peculiare ruolo di garante della conformità legale, statutaria e regolamentare degli atti dell’ente fanno ritenere come non infondato il sostenere l’illegittimità di una norma che ne prevede invece la nomina e la dipendenza funzionale da parte del soggetto politico i cui atti egli è chiamato a vagliare.