La Rivista del Sindaco


Arriva il “Sì” del Tar del Lazio all’elenco chiuso per l’affidamento dei servizi legali

Dirigenza degli Enti Locali
di La Posta del Sindaco
09 Febbraio 2018

Gli enti della Pubblica Amministrazione possono comporre elenchi di avvocati ai quali affidare il patrocinio in base al contenzioso seguendo una procedura oggettiva, richiedente predeterminati criteri. Il Tar del Lazio, con la sentenza n.150/2018, ha esaminato i profili delle disposizioni del codice dei contratti pubblici che collocano l’assistenza in giudizio come servizio legale.

La sentenza sancisce che si tratta di servizi esclusi dal codice dei contratti pubblici ai sensi dell’articolo 17 D.Lgs n.50/2016 “Esclusioni specifiche per contratti di appalto e concessione di servizi”, fermo restando che devono comunque essere rispettati i principi di economicità, efficacia, imparzialità, proporzionalità, trasparenza, parità di trattamento e pubblicità.

Questa pronuncia dei Giudici Amministrativi del Lazio è lontana dalle precedenti e recenti interpretazioni della giurisprudenza in merito, che hanno sempre sostenuto l’affidamento fiduciario degli incarichi di patrocinio.

Questo provvedimento giurisdizionale pone in essere la legittimità della costituzione di un elenco di professionisti per individuare i legali a cui affidare la gestione del contenzioso, nonostante la possibilità che si tratti di un elenco chiuso, verrà imposta una durata limitata, si propende per un rinnovo annuale, affinché l’amministratore possa avere un’ampia visuale sui professionisti e garantire la concorrenza attraverso al limite temporale di utilizzo. L’accesso all’elenco può anche avvenire sulla base dei requisiti di fatturato che facciano comprendere che le capacità tecnico-professionali dei legali siano adeguate al bisogno di difesa degli Enti Pubblici.

I Giudici Amministrativi, hanno inoltre preso in esame alcune tipologie di procedure per l’affidamento, partendo dal fatto che anche l’affidamento diretto è ammissibile, quando richiesto per attività di bassa o limitata complessità, oppure per un sistema di attribuzione rotativo, che scatta quando il singolo professionista raggiunge l’importo massimo conseguibile.

In caso di maggiore complessità del contenzioso, la procedura è del tutto assimilabile ad un confronto tra professionisti, basato esclusivamente sull’esame di preventivi.

La necessità messa in luce dalla sentenza, sta nel fatto che l’Amministrazione stabilisca precedentemente i criteri della scelta dei professionisti a cui affiderà il servizio legale. I Giudici Amministrativi suggeriscono che i criteri per la scelta dei legali vengano differenziati in base ai livelli di complessità dei contenziosi.



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