E’ stato aperto il canale telematico per le richieste dei contributi sblocca-investimenti, attraverso il quale i Comuni potranno far domanda per una parte dei finanziamenti resi disponibili dal comma 853 della Legge 27 dicembre 2017, n.205 (legge di bilancio 2018). Le richieste dovranno essere presentate entro il 20 febbraio, nonostante il Viminale nelle istruzioni che accompagnano il decreto, consigli di muoversi in maniera preventiva, visto che partiranno controlli a campione sui progetti.
Sono messi a disposizione dalla legge di bilancio per le opere di messa in sicurezza degli edifici e del territorio nei Comuni che non dispongono di avanzi di bilancio e non possono beneficiare dei patti di solidarietà, ben 150 milioni di euro per quest’anno, cifra che aumenterà a 300 nel 2019, fino ai 400 milioni del 2020. La maggior parte dei fondi dovrebbero essere destinati al Centro-Sud, dove accompagneranno il realizzarsi di progetti già inseriti in strumenti programmatori.
Come tutti i trasferimenti di risorse provenienti dal Viminale, questi fondi, che sono esclusi dai calcoli per il pareggio di bilancio, verranno forniti solo ed esclusivamente alle Amministrazioni Pubbliche che forniranno nei tempi stabiliti i documenti contabili, escludendo di conseguenza tutti coloro che non presenteranno tale documentazione entro i termini. Solo i Comuni che hanno subito i terremoti, quindi in stato di emergenza hanno una deroga a tali termini come da decreto 189/2016 (articolo 44, comma 3).
Le richieste saranno esclusivamente effettuabili tramite il portale telematico appena aperto, le somme richieste come da normativa non potranno superare i 5.225 milioni a Comune. Il Viminale consiglia altresì di consultare le FAQ già preparate sull’argomento, per evitare la paralisi creata da un’ingente mole di richieste di chiarimenti pervenute da molteplici mezzi differenti. Inoltre le richieste già inviate potranno essere corrette in corso d’opera, rispettando sempre e comunque il termine del 20 febbraio.
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