La Rivista del Sindaco


I TRIBUTI LOCALI NEL 2016 - I RESIDUI ATTIVI - 2ª PARTE

In questo secondo ed ultimo articolo sui residui attivi ex Titolo 1 si cerca di mostrare come la qualità della gestione dei residui è – parte per il tutto – rivelatrice della qualità più complessiva della gestione finanziaria di un Comune.
Finanza Locale
di La Posta del Sindaco
25 Gennaio 2018

La gestione dei residui attivi

Per definizione la gestione dei residui attivi (e passivi: di questi ci occuperemo di qui a non molto) riguarda partite “passate”, cioè riconducibili a precedenti gestioni: le più “fresche” all’anno immediatamente precedente quello corrente; le più “stagionate” riferibili ad un passato più remoto: da 2 a enne anni.

L’obiettivo della gestione dei residui è, comprensibilmente, uno solo: estinguerli il prima possibile, trasformarli possibilmente in incassi o, quando proprio non è possibile fare altro, considerarli a tutti gli effettiestinti.

Andiamo dunque a vedere quale è la capacità espressa nel corso del 2016 di trasformare i residui attivi afferenti la gestione tributaria ereditati dalle gestioni precedenti (2015, 2014, 2013 etc..) in incassi. L’ordinamento dei Comuni aggregati su base regionale è decrescente per il valore considerato (ultima colonna a dx).

 

Regioni N° Comuni Abitanti 2016  Residui attivi al 1/1/2016   Riscossione in c/residui nel corso del 2016  Capacità di riscossione in c/residui
TRENTINO-ALTO ADIGE 198 861.489 38.463.356 26.102.096 67,9%
VENETO 554 4.831.901 627.528.662 400.902.593 63,9%
VALLE D'AOSTA 69 115.694 23.489.333 13.778.826 58,7%
EMILIA-ROMAGNA 332 4.427.685 731.042.033 412.789.813 56,5%
FRIULI-VENEZIA GIULIA 179 1.109.970 141.216.003 77.617.799 55,0%
LOMBARDIA 1.494 9.825.745 1.827.163.230 928.307.345 50,8%
MARCHE 190 1.327.546 279.612.582 120.919.623 43,2%
BASILICATA 129 568.006 143.178.288 61.457.726 42,9%
TOSCANA 272 3.717.815 998.794.264 424.482.847 42,5%
PIEMONTE 1.172 4.355.971 991.581.736 396.539.015 40,0%
LIGURIA 225 1.534.656 390.609.152 153.786.030 39,4%
UMBRIA 86 833.541 286.667.202 98.295.418 34,3%
ABRUZZO 278 1.196.102 370.375.934 115.525.080 31,2%
PUGLIA 247 3.999.733 1.356.197.010 393.727.142 29,0%
SARDEGNA 332 1.564.412 568.735.631 147.249.096 25,9%
MOLISE 126 266.386 73.856.949 17.316.800 23,4%
SICILIA 272 3.711.518 2.220.182.792 423.545.565 19,1%
CAMPANIA 524 5.575.663 3.439.480.231 606.584.422 17,6%
CALABRIA 389 1.856.406 1.008.884.815 167.690.520 16,6%
LAZIO 354 5.786.796 3.401.311.077 564.914.522 16,6%
Totale ITALIA 7.422 57.467.035 18.918.370.281 5.551.532.278 29,3%


Tra gli aggregati di Comuni su base regionale nei primi cinque posto troviamo ben tre regioni a Statuto speciale: Trentino AA, Valle d’Aosta e Friuli: sono tutte regioni che certamente sono caratterizzate da un’elevata capacità di riscossione dei tributi, ma va anche ricordati che i loro Comuni vantano una pressione tributaria notevolmente inferiori alla media nazionale.

 

Classi demografiche Abitanti 2016 Abitanti 20  residui attivi
al 1/1/2016
 riscossioni
in c/residui
Capacità di riscossione
in c/residui
A = < 2000 abitanti 3.232 3.053.048 607.315.071 266.562.240 43,9%
B = 2000-4999 abitanti 1.939 6.262.859 1.244.028.770 498.140.732 40,0%
C = 5000-9999 abitanti 1.107 7.834.728 1.740.955.434 647.283.370 37,2%
D = 10000-19999 abitanti 653 9.051.060 2.276.747.145 760.998.084 33,4%
E = 20000-59999 abitanti 389 12.679.124 4.231.644.870 1.234.312.615 29,2%
F = 60000-249999 abitanti 90 9.319.325 3.419.871.410 1.014.789.611 29,7%
G = > 250000 abitanti 12 9.266.891 5.397.807.582 1.129.445.626 20,9%
Totale ITALIA 7.422 57.467.035 18.918.370.281 5.551.532.278 29,3%


L’analisi per classi demografiche evidenzia la maggiore capacità di riscossione in conto residui ai Comuni di minore dimensione, mentre la minore va imputata ai Comuni con più di 250000 abitanti.

Il ri-accertamento dei residui

La gestione dei residui non richiede solo di perseguire l’obiettivo della riscossione ma anche quello di un’analisi (di un ri-accertamento, quindi) dei residui ereditati dalle gestioni precedenti al fine di rilevare quanti sono quelli che non hanno alcuna possibilità di trasformarsi in incassi (o quelli che, più raramente e per varie ragioni, possono rivalutarsi).

L’operazione di ri-accertamento nel 2016 ha portato a cancellare residui per poco più di un miliardo di euro, risultante dalla somma algebrica dei (molti) residui cancellati e dai (pochi) nuovi residui aggiuntivi emersi dall’indagine svolta dai Comuni.

La riduzione complessiva del monte residui ottenuto (si tratta infatti di un taglio medio generalizzato nei crediti vantati nei confronti dei contribuenti in quasi tutte le regioni, ad eccezione del Friuli, che con il ri-accertamento ha visto accrescersi l’ammontare dei suoi residui attivi di 2,55 milioni di euro) si distribuisce per le regioni in ordine decrescente dell’ammontare della riduzione per regione calcolata in euro pro-capite (colonna di dx).

I tagli più significativi si sono avuto in Sicilia, Calabria, Puglia e Abruzzo.

 

Regioni  Riaccertamento residui   Riaccertamento
residui in % sui residui 1/1/2016
Riaccertamento dei residui in
€ pc rispetto ai residui 1/1/2016
SICILIA -359.305.370 -16,2% -96,8
CALABRIA -104.492.530 -10,4% -56,3
PUGLIA -110.255.866 -8,1% -27,6
ABRUZZO -24.609.894 -6,6% -20,6
CAMPANIA -113.760.135 -3,3% -20,4
SARDEGNA -29.253.311 -5,1% -18,7
LAZIO -99.577.031 -2,9% -17,2
MOLISE -4.045.600 -5,5% -15,2
LIGURIA -23.035.106 -5,9% -15,0
VALLE D'AOSTA -1.226.771 -5,2% -10,6
UMBRIA -8.573.782 -3,0% -10,3
PIEMONTE -43.660.894 -4,4% -10,0
BASILICATA -4.878.620 -3,4% -8,6
TOSCANA -26.082.496 -2,6% -7,0
EMILIA-ROMAGNA -28.036.074 -3,8% -6,3
MARCHE -7.127.678 -2,5% -5,4
LOMBARDIA -38.489.913 -2,1% -3,9
TRENTINO-ALTO ADIGE -2.952.696 -7,7% -3,4
VENETO -3.737.236 -0,6% -0,8
FRIULI-VENEZIA GIULIA 2.553.388 1,8% 2,3
Totale ITALIA -1.030.547.613 -5,4% -17,9

 


Il ri-accertamento medio dei residui calcolato per aggregati di Comuni su base demografica penalizza, come ormai d’abitudine, i Comuni di maggiore dimensione e assegna la palma dei Comuni meno penalizzati alla classe C.

 

 

Classi demografiche  Riaccertamenti residui   Riaccertamenti residui in % sui residui 1/1/2016 Riaccertamento dei residui in € pc rispetto ai residui 1/1/2016
A = < 2000 abitanti -39.458.486 -6,5% -12,9
B = 2000-4999 abitanti -76.178.604 -6,1% -12,2
C = 5000-9999 abitanti -78.770.719 -4,5% -10,1
D = 10000-19999 abitanti -106.590.305 -4,7% -11,8
E = 20000-59999 abitanti -170.836.088 -4,0% -13,5
F = 60000-249999 abitanti -231.743.356 -6,8% -24,9
G = > 250000 abitanti -326.970.056 -6,1% -35,3
Totale ITALIA -1.030.547.613 -5,4% -17,9

 


 I residui attivi che la gestione 2016 lascia in eredità al 2017

Riassumendo:

 

  • i quasi 19 miliardi di residui attivi al 1/1/2016 ereditati dalle gestioni 2015 e degli anni precedenti, si riducono di quasi 5,6 miliardi, corrispondenti alle somme di residui attivi incassate nel 2016; una riduzione ulteriore – poco più di un miliardo – si ha per via del ri-accertamento;
  • l’originale ammontare iniziale dei residui, nel corso del 2016, per via degli incassi effettuati e della cancellazione di un certo numero di residui passa nel corso del 2016 da quasi 19 miliardi a 12,3 miliardi, ai quali vanno aggiunti i residui generati dalla gestione di competenza del 2016 che, assommano a 8,5 miliardi di euro.


Possiamo così fornire una situazione dei residui attivi a fine 2016. La tabella mostra come nel corso del 2017 i residui attivi sono complessivamente cresciuti di oltre il 10% rispetto allo stock iniziale del 1/1/2016.

L’ordinamento della tabella è decrescente per valore dell’ultima colonna che sta ad indicare come sia variato l’ammontare complessivo dei residui in un anno, ponendo come base di confronto il valore 100 all’1/1/2016.

 

Regioni Residui attivi al 1/1/2016 Ricalcolo residui attivi al 1/1/2016 Residui attivi da esercizio di competenza Totale residui attivi da riportare al 1/1/2017 Valori al 1/1/2017 in Numeri Indice - Valori 1/1/2016 = 100
LAZIO 3.401.311.077 2.736.819.524 1.397.072.932 4.133.892.457 121,5
EMILIA-ROMAGNA 731.042.033 290.217.020 550.568.073 840.785.092 115,0
FRIULI-V.G. 141.216.003 66.151.592 95.015.777 161.167.369 114,1
UMBRIA 286.667.202 179.798.003 142.442.687 322.240.689 112,4
MARCHE 279.612.582 151.565.281 162.339.959 313.905.240 112,3
ABRUZZO 370.375.934 230.240.960 183.944.777 414.185.737 111,8
CAMPANIA 3.439.480.231 2.719.135.674 1.106.515.482 3.825.651.157 111,2
VENETO 627.528.662 222.888.833 473.224.999 696.113.838 110,9
TOSCANA 998.794.264 548.228.922 546.052.178 1.094.281.100 109,6
SARDEGNA 568.735.631 392.233.224 228.143.645 620.376.870 109,1
LOMBARDIA 1.827.163.230 860.365.972 1.110.238.625 1.970.604.597 107,9
PIEMONTE 991.581.736 551.367.647 512.913.460 1.064.281.106 107,3
LIGURIA 390.609.152 212.320.746 205.215.810 417.536.556 106,9
BASILICATA 143.178.288 76.841.942 73.966.847 150.808.789 105,3
MOLISE 73.856.949 52.496.614 24.729.859 77.226.474 104,6
CALABRIA 1.008.884.815 736.701.766 314.856.664 1.051.558.429 104,2
PUGLIA 1.356.197.010 852.214.002 552.889.280 1.405.103.282 103,6
SICILIA 2.220.182.792 1.437.331.857 789.995.892 2.227.327.748 100,3
TRENTINO ALTO ADIGE 38.463.356 9.408.564 26.190.871 35.599.435 92,6
VALLE D'AOSTA 23.489.333 8.483.736 12.745.137 21.228.873 90,4
Totale ITALIA 18.918.370.281 12.334.811.878 8.509.062.952 20.843.874.835 110,2

 


La regione che cresce di più rispetto nel corso dell’esercizio 2017 è il Lazio, seguita da Emilia Romagna e dal Friuli. Solo Trentino e Valle D’Aosta vedono diminuito alla fine del 2016 l’ammontare dei loro residui attivi rispetto all’inizio dell’anno.

 

 

Classi demografiche Residui attivi al 1/1/2016 Ricalcolo residui attivi al 1/1/2016 Residui attivi da esercizio di competenza Totale residui attivi da riportare al 1/1/2017 Valori al 1/1/2017 in Numeri Indice - Valori 1/1/2016 = 100
A = < 2000 ab. 607.315.071 300.156.897 334.889.566 635.046.463 104,6
B = 2000-4999 ab. 1.244.028.770 669.368.263 625.335.905 1.294.704.174 104,1
C = 5000-9999 ab. 1.740.955.434 1.014.901.451 862.011.729 1.876.913.181 107,8
D = 10000-19999 ab. 2.276.747.145 1.409.158.756 1.092.653.841 2.501.812.596 109,9
E = 20000-59999 ab. 4.231.644.870 2.826.496.167 1.861.882.490 4.688.378.657 110,8
F = 60000-249999 ab. 3.419.871.410 2.173.338.444 1.489.331.048 3.662.669.492 107,1
G = > 250000 ab. 5.397.807.582 3.941.391.900 2.242.958.373 6.184.350.274 114,6
Totale ITALIA 18.918.370.281 12.334.811.878 8.509.062.952 20.843.874.835 110,2

 


Aggregando i Comuni per classi demografiche di appartenenza costatiamo, ancora una volta, che sono i Comuni di minore dimensione demografica ad avere i risultati migliori e che anche nel caso della gestione dei residui la situazione si fa tendenzialmente più critica man mano che i Comuni diventano più popolosi.

 I Comuni con le migliori prestazioni

Abbiamo selezionato, all’interno del sottoinsieme dei Comuni con più di 50.000 abitanti, quelli con una capacità di riscossione dei residui superiore al 60%. Il rapporto percentuale tra residui di fine 2016 e di inizio 2016 ci fornisce il valore dell’indicatore di nostro interesse, quello, cioè, del tasso di riassorbimento dei residui attivi.

Nella classifica individuale primeggia il Comune di Vicenza, con una capacità di riassorbimento dei residui da Titolo I) pari al 100%, seguita da Forlì e Rovigo.

Nella classifica a squadre, vale a dire tra le aggregazioni regionali più rappresentate tra i Comuni con valore dell’indicatore superiore al 60%, prevale l’Emilia Romagna, con 8 Comuni presenti sui 26 selezionati. Seguono la Lombardia, con 5 Comuni, e il Veneto con 3.

 

 

Ente Regione Abitanti 2016  residui attivi al 1/1/2016   riscossioni in c/residui  Indicatore di efficacia
gestione residui
VICENZA VENETO 112.198 26.773.954 26.773.925 100,0%
FORLI' EMILIA-ROMAGNA 117.946 15.807.929 15.735.887 99,5%
ROVIGO VENETO 51.625 6.355.270 6.009.686 94,6%
FANO MARCHE 60.852 9.793.700 8.881.582 90,7%
BERGAMO LOMBARDIA 120.287 14.704.156 12.906.955 87,8%
RHO LOMBARDIA 50.767 5.357.263 4.407.506 82,3%
FERRARA EMILIA-ROMAGNA 132.009 19.658.653 16.006.537 81,4%
TRENTO TRENTINO ALTO ADIGE 117.417 430.415 342.160 79,5%
RAVENNA EMILIA-ROMAGNA 159.057 21.499.325 16.777.501 78,0%
TRIESTE FRIULI-VENEZIA GIULIA 204.234 26.277.918 20.424.943 77,7%
MONCALIERI PIEMONTE 57.530 6.134.084 4.753.276 77,5%
ALTAMURA PUGLIA 70.595 6.021.090 4.539.721 75,4%
TREVISO VENETO 83.950 9.628.789 7.146.163 74,2%
GALLARATE LOMBARDIA 53.145 7.730.317 5.647.237 73,1%
FAENZA EMILIA-ROMAGNA 58.836 9.662.163 6.945.068 71,9%
PARMA EMILIA-ROMAGNA 194.417 26.227.445 18.537.297 70,7%
MATERA BASILICATA 60.351 18.554.298 12.718.381 68,5%
CREMONA LOMBARDIA 71.924 13.524.768 9.234.780 68,3%
IMOLA EMILIA-ROMAGNA 69.951 5.620.354 3.774.710 67,2%
BRESCIA LOMBARDIA 196.670 34.253.058 22.557.815 65,9%
CUNEO PIEMONTE 56.124 8.346.147 5.478.241 65,6%
MODENA EMILIA-ROMAGNA 184.727 30.483.385 19.476.458 63,9%
BISCEGLIE PUGLIA 55.390 10.697.036 6.632.732 62,0%
CARPI EMILIA-ROMAGNA 71.060 9.200.306 5.683.148 61,8%
MESSINA SICILIA 236.962 178.026.390 107.622.018 60,5%
BOLZANO TRENTINO-ALTO ADIGE 106.951 3.048.673 1.842.814 60,4%


(Per richiedere i dati del tuo Comune e confronti con altri Comuni scrivere a redazione@lapostadelsindaco.it)

Nei prossimi articoli
L’analisi della spesa per la gestione delle Entrate tributarie in termini di valori pro-capite e valori percentuali in rapporto alle Entrate totali del TITOLO I.


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