NEL PARMENSE ANCHE L’ASSISTENZA FAMILIARE È DOP

STAFF sta per Sportello Territoriale Assistenti Familiari e Formazione ed è un servizio innovativo promosso e finanziato dall’Unione Pedemontana Parmense (attraverso la propria Azienda Pedemontana Sociale) e dall’Unione Montana Appennino Parma Est, forme associative che, in tutto, raggruppano 13 Comuni inseriti nel Distretto Sud Est dell’Azienda sanitaria locale. Il progetto, partito nell’aprile del 2017, beneficia anche di un sostanzioso contributo della Fondazione Cariparma ed è gestito dalla società, vincitrice della gara d’appalto, ABS Assistenza. Nonostante sia iniziato da un tempo relativamente breve, STAFF può già dichiarare di aver raggiunto con successo gli obiettivi prefissati: ovvero far incontrare la domanda di assistenza agli anziani delle famiglie e l’offerta di lavoro degli operatori e delle operatrici del settore attraverso la creazione di un database in cui, però, si può essere registrati soltanto se in possesso di determinati requisiti. Per il momento sono oltre 120 le badanti e i caregivers presenti nell’apposito elenco. Sono in nettissima maggioranza donne (il 97%), per il 21% sono di nazionalità italiana e per la restante parte straniera. Tra i pre-requisiti per l’iscrizione è necessario dimostrare di essere in possesso (se richiesto) di un regolare permesso di soggiorno e di avere un buon grado di conoscenza della lingua italiana. 

Tutte/i poi devono superare un test di ammissione – definito piuttosto “severo” – e per tutte/i sono disponibili specifici corsi di formazione gratuiti che vertono su diverse materie: dall’animazione alla stimolazione cognitiva, dall’igiene alla gestione delle emergenze sanitarie, dalla lingua italiana a nozioni di “cucina tradizionale parmense” e, in una delle due edizioni dei corsi finora tenutisi (altri due sono programmati per l’inizio del 2018), è stato inserito anche un modulo speciale destinato alla comunicazione con le persone affette dal morbo di Alzheimer. I corsi hanno finora fatto registrare il tutto esaurito – a testimonianza dell’interesse che il servizio sta suscitando – e soltanto 39 dei 60 partecipanti hanno superato il test finale per avere diritto ad essere inseriti nel database di STAFF, a dimostrazione della volontà di offrire alle famiglie un servizio, per quanto possibile, di buona qualità. Buone notizie anche per quanto riguarda il (primo) raggiungimento di un obiettivo abbastanza inedito che STAFF si era dato: la creazione di badanti “di condominio” o “di quartiere”, cioè di figure in grado di aiutare nuclei familiari residenti in uno stesso palazzo o nella stessa zona e che abbiano esigenze di assistenza soltanto parziali ma complementari. Una prima badante di condominio è entrata in servizio nel complesso residenziale per anziani di Case Gombi nel Comune di Sala Baganza. 

La presidente dell’Unione Pedemontana Parmense, Elisa Leoni, nel commentare i risultati già raggiunti in questa fase del progetto STAFF, sottolinea l’importanza del «lavorare insieme a livello di Unione. Diversamente un progetto del genere non sarebbe stato possibile. Le badanti sono persone che entrano nelle nostre case e si prendono cura dei nostri anziani: devono essere messe nelle condizioni migliori per poter lavorare e devono essere qualificate». Secondo Giordano Bricoli, presidente dell’Unione Montana Appenino Parma Est, «questo progetto rappresenta anche una forma di integrazione per le tante cittadine straniere che possono lavorare senza essere sfruttate e con una certa sicurezza». Infine, secondo Emilio Pavarani, responsabile dell’area anziani dell’Azienda Pedemontana Sociale, «Per noi STAFF è stata una scommessa, ci siamo accorti che l’assistenza domiciliare era in calo e che tante famiglie stavano facendo ricorso alle badanti. Così ci siamo sentiti di poter dare loro un servizio migliore e i risultati stanno andando ben oltre le aspettative».