I TRIBUTI LOCALI NEL 2016 – GLI ACCERTAMENTI

Nel linguaggio dei tributaristi, la pretesa di un credito (tassa o imposta, in una parola: tributi) di un Comune (o di altra PA legittimata) risulta “accertata” quando essa può essere fatta valere nei confronti di un contribuente/debitore sulla base di precise norme di legge che individuano specificatamente:

• contribuente
• base imponibile
• importo da pagare
• tempi e modalità di pagamento.

I dati che presenteremo sono prevalentemente espressi da valori medi - medie regionali e per classi demografiche: ricordiamo a tale proposito che il totale degli Enti presi in esame è pari a 6871 Comuni, per una popolazione di poco più di 52 milioni di abitanti -, ma occasionalmente si farà riferimento anche a dati puntuali relativi a singoli Comuni. 

Accertamenti medi per regione e per classi demografiche

Il valore complessivo delle Entrate tributarie dei 7998 Comuni italiani nel 2016 supera i 35 miliardi. La nostra analisi si limita, come già scritto, a 6871 Comuni, per un valore complessivo di Entrate tributarie accertate pari a 33.685.041.696 miliardi di Euro. Per confrontare l’andamento medio dei Comuni di ciascuna regione dobbiamo rapportare ogni totale regionale alla popolazione residente.Il risultato è quello che vediamo nella tabella che segue: la regione con i Comuni “più ricchi” di Entrate tributarie (vale a dire: IMU, Addizionale IRPEF, Imposta di soggiorno, Tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, Imposta comunale sulla pubblicità, etc..) è la Liguria con un totale di Entrate pro-capite pari a 893,7 euro, seguita da Lazio. Toscana, Emilia Romagna.Le regioni con le medie più basse (tra le quali quasi tutte le regioni a statuto speciale, nelle quali la finanza comunale derivata – quella rappresentata dai trasferimenti regionali – è prevalente) sono Sardegna (513,4 €), Trentino Alto Adige (491,4 €), Molise (490,4 €), Friuli Venezia Giulia (431,2 €). 

Ripartendo i Comuni per classi demografiche ci troviamo di fronte ad una distribuzione dei Comuni che, in termini grafici, sono rappresentabili da un andamento ad U: i Comuni fino a 2000 abitanti dispongono di Entrate pro-capite pari a 637,8 €, significativamente superiori a quelle della classe immediatamente successiva (2000-4999 abitanti) con un valore medie di Entrate pro-capite pari a 530,3 €. Il valore comincia a risalire in modo deciso con la classe 20000-59999, con 587,8 €, per crescere rapidamente fino a valori decisamente superiori (708,6 € per i Comuni 60000-249999 e quasi 960 € per i Comuni di maggiore dimensione). 

I Comuni con popolazione > 10000 abitanti con i valori più altiI Comuni con i valori di Entrate tributarie più elevati (superiori a 1000 € per abitante) all’interno del sottoinsieme di Comuni con più di 10.000 abitanti sono 27. Di essi solo 4 sono capoluogo (Milano, Venezia, Salerno, Siena). Le regioni più rappresentate in termini di Comuni sono la Liguria (6 Comuni), l’Emilia Romagna (5 Comuni), Lazio e Veneto (4 Comuni).In termini di popolazione a prevalere è La Lombardia, che vanta la presenza di un solo Comune, che si chiama Milano. 

(Per richiedere dati e confronti di altri Comuni scrivere a redazione@lapostadelsindaco.it) 

Nei prossimi articoli

Dopo L’analisi sulle Entrate tributarie accertate i successivi articoli prenderanno in considerazione i seguenti aspetti

• la capacità di riscossione (incidenza percentuale media della riscossione di competenza 2016 sul valore medio dell’accertamento 2016). L’analisi è stata condotta calcolando per ciascuna classe demografica i risultati aggregati dei Comuni su base regionale;
• la gestione dei residui attivi afferenti al TITOLO I: analisi per aggregati regionali e nazionali (classi demografiche) della dimensione dei residui attivi all’inizio del 2016 e a fine esercizio 2016;
• l’analisi della capacità di realizzazione nell’esercizio 2016 dei residui attivi in valore percentuale (riscosso sul totale iniziale dei residui attivi riportati all’inizio 2016);
• l’analisi della spesa per la gestione delle Entrate tributarie in termini di valori pro-capite e valori percentuali in rapporto alle Entrate totali del TITOLO I.