L’ANCI VUOLE UNA MORATORIA DEL FONDO PEREQUATIVO

Perequazione 2018 in tilt (di Francesco Cerisano su “Italia Oggi” del 4 ottobre 2017) 
L’Anci chiederà al Governo di sospendere, per l’anno 2018, il Fondo di perequazione così come attualmente calcolato, e di prevedere invece al suo posto un apposito fondo statale. Secondo Guido Castelli - sindaco di Ascoli Piceno e delegato dall’associazione dei Comuni alla finanza locale - sarebbe ormai acclarato che l’attuale sistema di distribuzione delle risorse non funzionerebbe: «E’ poco trasparente, non risolve i problemi di finanza locale, né dà garanzie sui livelli essenziali dei servizi per i cittadini». E così, in audizione davanti alla commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale (che sta esaminando il decreto sulle capacità fiscali), Castelli ha chiesto uno stop per il 2018, anno in cui peraltro è previsto che la quota di risorse perequative - calcolate sulla base dei fabbisogni standard e delle capacità fiscali - venga portata dall’attuale 40 al 55%, aggravando così ulteriormente la situazione. «E’ giunta l’ora di ripensare la finanza locale - ha aggiunto Castelli - per questo chiederemo al governo una moratoria e la costituzione di un fondo veramente perequativo, con circa 300 milioni di risorse statali. Fondo già previsto, peraltro, dalla legge sul federalismo fiscale». Le risorse dovrebbero servire a finanziare i Lep - Livelli essenziali delle prestazioni - nei territori dei Comuni che non riescono a garantirli. Secondo Castelli il fondo sarebbe a maggior ragione necessario per via degli ulteriori fattori aggravanti che hanno pesato sui Comuni per circa un miliardo di euro: il blocco della leva fiscale e le restrizioni determinate dall’istituzione del fondo crediti di dubbia esigibilità e dagli oneri per il rinnovo dei contratti. Con un ragionamento “a bocce ferme”, ha concluso il sindaco di Ascoli, «sarebbe possibile anche approfondire la riflessione sulle distorsioni della nuova metodologia per individuare le capacità fiscali e della revisione dei fabbisogni standard».