LA QUALITÀ DEI DATI PUBBLICI IN ITALIA: IL CASO DEI CERTIFICATI DI CONTO CONSUNTIVO DEI COMUNI - PARTE 2

Ricordiamo brevemente l'obiettivo e le particolarità dell'analisi che stiamo effettuando sui dati di bilancio dei Comuni italiani rimandando, ovviamente, per ogni approfondimento alla prima parte del lavoro pubblicata il mese scorso.
L'analisi si è focalizzata su due quadri dei Certificati di Conto Consuntivi riferiti al 31/12/2014 e pubblicati sul sito "Finanza Locale"del Ministero dell'Interno. I due quadri, Q01 e Q13, contengono rispettivamente informazioni di tipo generale sull'Ente (popolazione, superficie, chilometri di strade, ecc.) e informazioni sui servizi indispensabili (Polizia Locale, Viabilità e Illuminazione, Amministrazione generale, Nettezza urbana, ecc.).
L'obiettivo del presente lavoro è quello di portare all'attenzione degli Enti e delle Istituzioni il tema della qualità dei dati pubblici, troppo spesso sottovalutato, e di evidenziare le difficoltà che incontra chiunque voglia condurre analisi sui questi dati per cercare di pervenire a dei risultati che possano essere considerati attendibili. 
In quest'ottica lo studio è stato rivolto essenzialmente ad individuare gli errori e le possibili incongruenze presenti nei dati, prendendo in esame gruppi omogenei di informazioni e, ove possibile, confrontandole con altre fonti (es. Istat). 
Per una migliore osservazione dei fenomeni, i dati del 2014 sono stati confrontati con le ultime due annualità in modo da capire se gli elementi caratteristici riscontrati fossero o meno occasionali e quale fosse il loro trend evolutivo. 
Nella prima parte del lavoro abbiamo focalizzato la nostra attenzione sui dati relativi alla popolazione residente ed al servizio di Polizia locale. Da questa analisi abbiamo potuto osservare, tra le altre cose, che 3.605 comuni su un totale di 7.895, pari al 45,66% del campione esaminato, nel 2014 hanno segnalato sul quadro 1 il dato popolazione residente difforme da quello riportato dall'Istat (e segnalato dallo stesso ente).
Per quanto riguarda invece il servizio di Polizia Locale e Amministrativa (costi, addetti, numero auto, ecc.), nel 2014 3.009 Comuni, pari al 37,35% del campione, hanno riportato dati errati o incongruenti. Entrambi i fenomeni sembrano avere carattere di sostanziale "cronicità" in quanto si presentano con simile frequenza anche negli anni precedenti. Inoltre è stato possibile evidenziare che una buona parte dei Comuni ha ripetuto lo stesso tipo di errore in almeno uno dei due anni precedenti.
Parliamo comunque di percentuali molto significative e sicuramente superiori ai limiti di tolleranza genericamente accettate da una qualsiasi analisi di tipo statistica (di solito tasso di errore inferiore al 5%).In questo articolo vengono riportati i risultati della seconda parte dell'analisi che ha interessato in particolare i dati di superficie e di chilometri di strade del quadro 1 ed il servizio Viabilità e Illuminazione del quadro 13.

 

 Pietro D'Ambrosio