La Rivista del Sindaco


RELAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI SUI BILANCI DEGLI EELL

Nuovo Ordinamento Contabile dei Comuni
di La Posta del Sindaco
28 Febbraio 2017

Gestione finanziaria 2015: diverse le criticità evidenziate dalla magistratura contabile

 

Bilanci locali in sofferenza (di Francesco Cerisano su “Italia Oggi” del 28 febbraio 2017) 
Sono molti i campanelli d’allarme a risuonare nella relazione approvata dalla sezione Autonomie con delibera n. 4/2017. Oggetto dell’esame della magistratura contabile la gestione finanziaria di Comuni, Province, Città metropolitane e Unioni di Comuni per l’esercizio 2015 che, nel suo ultimo anno di applicazione, ha visto crescere in maniera esponenziale gli enti inadempienti al Patto di stabilità: 150 Comuni e ben 64 Province (segno - osserva la Corte - del diffuso stato di malessere degli Enti intermedi). Ma la relazione non si è limitata all’esame delle “vecchie” regole contabili dell’esercizio 2015 ma anche alle prime risultanze - alla data del 30 settembre 2016 - relative al rispetto del pareggio di bilancio. E sebbene, come specificato dalla Corte, “i dati a consuntivo normalmente modificano gli andamenti infrannuali”, quanto emerso non lascia troppo sereni: su un campione di 6.757 Comuni, 316 risultano inadempienti e altri 1.553 non sono in linea con l’obiettivo di pertinenza. Più in generale gli effetti della nuova contabilità sembrano, almeno al momento, in chiaroscuro. Sicuramente positiva la riduzione degli stock di residui attivi (-22,8% nei Comuni e -42,7% nelle Province) e di residui passivi (-53% nei Comuni e -67,3% nelle Province). Destano però preoccupazione gli elevati volumi di residui di nuova formazione sul versante attivo (45% del totale nei Comuni, 49,4% nelle Province) “sintomatici di possibili applicazioni poco corrette della riforma e in grado, ove perduranti nel tempo, di limitarne significativamente gli effetti benefici in termini di attendibilità delle risultanze contabili”.  L’elevata formazione di residui passivi di conto capitale porta a ipotizzare - rileva la magistratura contabile - difficoltà nell’applicazione della disciplina della costituzione e gestione del Fondo pluriennale vincolato e, quindi, di un’attenta programmazione della spesa per gli investimenti. L’analisi dei risultati di amministrazione 2015, inoltre, ha fatto emergere un considerevole aumento degli enti in disavanzo, “in larga parte attribuibile - sostiene la Corte - all’applicazione delle regole della contabilità armonizzata”. L’importo complessivo del disavanzo ammonta a circa 4 miliardi di euro nel caso dei Comuni ed è pari a 121 milioni di euro per Province e Città metropolitane. Infine, la relazione evidenzia come siano soprattutto gli enti di dimensione minore ad essere interessati dalle gestioni in dissesto. Infatti il 38% degli enti in dissesto ha meno di 5.000 abitanti, mentre la restante parte interessa Comuni che non superano i 10.000 abitanti.

Testo della delibera n. 4/2017 della Corte dei Conti e documenti allegati

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