Presentata alla Borsa internazionale del turismo di Berlino la strategia per promuovere i borghi del Belpaese
E’ l’anno dei borghi La piccola Italia vuole sedurre i turisti (Anna Maria Greco su “Il Giornale” del 12 marzo 2017)
Presentato al Padiglione Italia della Internationale Tourismus-Borse di Berlino - una delle più importanti manifestazioni del settore - il Piano strategico del Turismo 2017-2022 dal ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini. Se lo scorso anno è stato l’Anno dei Cammini (itinerari pedestri di interesse culturale, religioso e sociale), questo sarà l’Anno dei Borghi, dedicato cioè alla promozione dell’Italia nascosta e dei centri “minori”, lontani dal grosso dei flussi turistici che affollano le più famose città d’arte. Inutile rilevare che il settore turistico è di importanza strategica per il nostro Paese e, al momento, vale il 10,2% del Pil e impiega l’11,6% dell’intera forza lavoro. Enormi sono i potenziali di crescita e molto c’è da fare se, malgrado le enormi attrattive che al Sud non sono certo inferiori al resto del Paese, soltanto il 15% dei turisti stranieri che visitano l’Italia si spinge sotto Roma. I turisti più numerosi si confermano di gran lunga essere di nazionalità tedesca, seguiti da francesi, inglesi, americani e olandesi. In crescita anche il numero di turisti cinesi anche se, per ora, soltanto il 30% di quanti visitano l’area Schengen arriva anche da noi. Nelle intenzioni del Mibact, come dichiarato dal ministro, quella di promuovere i luoghi che hanno una forte potenzialità di crescita e non quelli che invece sono già saturi di turisti puntando su un turismo “alto”, ovvero colto e capace di apprezzare le nostre eccellenze: un patrimonio culturale diffuso sul territorio, la moda, la cucina, il design e il nostro stile di vita. “A chi visita il nostro Paese dobbiamo offrire non solo i grandi alberghi dove, se ti distrai, non ricordi in che parte del mondo sei, ma le case degli antichi borghi ristrutturate per diventare degli hotel diffusi, per far capire che cosa vuol dire vivere all’italiana”, così il ministro all’inaugurazione del Padiglione Italia organizzato dall’Enit (l’agenzia nazionale del turismo) e dalle Regioni. Accanto al ministro anche il patron di Eataly Oscar Farinetti, che annuncia l’apertura a Bologna per il 4 ottobre di una sorta di “Disneyland del cibo”, il più grande parco tematico alimentare del mondo con 100.000 metri quadrati di campi coltivati, fabbriche per la trasformazione dei prodotti, 3 università, 40 ristoranti, e altri numeri da capogiro. Il tutto - sottolinea il vulcanico Farinetti - senza “un solo nuovo mattone ma ristrutturando il già esistente per un investimento di 100 milioni”. Ambiziose le aspettative: 5 milioni di visitatori l’anno, di cui 2 provenienti dall’estero.
