Le modalità di contabilizzazione e gestione delle risorse destinate, dal PNRR, ai Comuni che intendono sviluppare servizi e misure di digitalizzazione, seguono una logica diversa da quella sottesa agli altri interventi del Piano; di seguito, si vuole dare una panoramica delle principali differenze e dell’operatività secondo cui devono essere gestiti questi fondi.
Per tali misure, innanzitutto, si applica il sistema “lump sum”: l’erogazione dei fondi avviene per obiettivi (secondo il modello già sperimentato con il “Fondo Innovazione”) e non anche attraverso la certificazione puntuale della spesa.
Pertanto, la rendicontazione non transita attraverso il sistema ReGiS, ma deve seguire esclusivamente le modalità indicate negli avvisi pubblicati da “PA digitale 2026”. Oltre a certificare il raggiungimento del risultato, ciascun Comune, nella richiesta di erogazione del contributo, dovrà attestare il rispetto delle disposizioni del PNRR, inclusa la regolare esecuzione da parte del RUP.
Tale architettura si riverbera, ovviamente, sul piano contabile.
La gestione contabile dei contributi PNRR per la digitalizzazione
Gli accertamenti di entrata sono registrati in contabilità con l’avvenuta comunicazione dell’ammissione al finanziamento, con esigibilità all’esercizio in cui si raggiungono gli obiettivi. Parallelamente, si procede all’iscrizione della spesa correlata, che verrà impegnata secondo esigibilità. Occorre, quindi, allineare entrata e spesa, al fine di evitare disallineamenti che imporrebbero di anticipare la copertura, anche in termini di competenza.
L’ente beneficiario dovrà, comunque, anticipare la provvista di cassa, a meno che non gestisca gli interventi in economia.
In tale circostanza (realizzazione in economia) non saranno necessarie rilevazioni in contabilità finanziaria. Sarà, invece, opportuna l’integrazione degli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni, come previsto dal punto 4.8 del principio contabile applicato della contabilità economico - patrimoniale (allegato 4/3 del d.lgs. n. 118/2011).
Le entrate vanno generalmente contabilizzate al titolo IV dell’entrata, e le spese correlate al titolo II.
Fa eccezione l’avviso Migrazione al Cloud, che deve transitare dal titolo II dell’entrata al titolo I della spesa, secondo la corretta codifica del piano dei conti indicata dalla Commissione Arconet (si veda infra). Più in generale, le spese per canoni, abbonamenti e simili sono da considerarsi correnti: in tal caso, anche la quota parte dell’entrata correlata dovrà essere classificata nella parte corrente del bilancio. Le spese dovranno essere contabilizzate nel piano dei conti, utilizzando le corrette codifiche.
Spese informatiche previste dal d.lgs. 118/2011
La FAQ 49 di Arconet ha indicato le voci di parte corrente della spesainformatica, previste nel modulo finanziario del piano dei conti integrato di cui all’Allegato 6 del d.lgs. n. 118/2011, che possono essere ricondotte all’acquisto di servizi cloud infrastrutturali:
Macro Livelli |
Voce |
Codice voce |
|
U |
V |
Materiale informatico |
U.1.03.01.02.006 |
U |
V |
Noleggi di hardware |
U.1.03.02.07.004 |
U |
V |
Altre licenze |
U.1.03.02.07.007 |
U |
V |
Manutenzione ordinaria e riparazioni di impianti e macchinari |
U.1.03.02.09.004 |
U |
V |
Manutenzione ordinaria e riparazioni di attrezzature |
U.1.03.02.09.005 |
U |
V |
Manutenzione ordinaria e riparazioni di macchine per ufficio |
U.1.03.02.09.006 |
U |
IV |
Servizi informatici e di telecomunicazioni |
U.1.03.02.19.000 |
U |
V |
Gestione e manutenzione applicazioni |
U.1.03.02.19.001 |
U |
V |
Assistenza all'utente e formazione |
U.1.03.02.19.002 |
U |
V |
Servizi di rete per trasmissione dati e VoIP e relativa manutenzione |
U.1.03.02.19.004 |
U |
V |
Servizi per i sistemi e relativa manutenzione |
U.1.03.02.19.005 |
U |
V |
Servizi di gestione documentale |
U.1.03.02.19.007 |
U |
V |
Servizi di monitoraggio della qualità dei servizi |
U.1.03.02.19.008 |
U |
V |
Servizi per le postazioni di lavoro e relativa manutenzione |
U.1.03.02.19.009 |
U |
V |
Servizi di consulenza e prestazioni professionali ICT |
U.1.03.02.19.010 |
U |
V |
Altri servizi informatici e di telecomunicazioni n.a.c. |
U.1.03.02.19.999 |
Per la parte capitale, si riportano di seguito le codifiche possibili:
Vincoli di competenza ed esigibilità
Occorre prestare attenzione in caso di coinvolgimento di Unioni di comuni, dal momento che i beneficiari degli avvisi possono essere solo i Comuni, che pertanto devono essere i titolari dei CUP. La codifica della spesa come trasferimento all’Unione non pare quindi corretto.
Tutte le entrate sono vincolate in termini di competenza e, dal momento che l’erogazione è successiva alla rendicontazione, non si attiva il vincolo di cassa. Nel caso in cui, per fatti sopravvenuti, non sia più esigibile la spesa (e il conseguente raggiungimento dei risultati), si reimputano contestualmente entrata e spesa. Data questa premessa, non dovrebbe crearsi il fondo pluriennale vincolato, che si origina quando l’esigibilità dell’entrata precede quella della spesa.
Riscossi i fondi, a seguito di rendicontazione e raggiungimento degli obiettivi, le risorse perdono il vincolo agli obiettivi dell’Avviso cui erano collegate. Lo svincolo può avvenire anche in corso di gestione ma ovviamente le somme confluite in avanzo vincolato possono essere liberate solo in sede di rendiconto.
Disavanzo: limiti di riutilizzo per diverse finalità ed eventuali deroghe
Laddove l’ente beneficiario abbia speso meno dell’assegnazione, la quota parte ancora disponibile potrà essere utilizzata per finalità diverse, tenendo però conto di alcuni limiti previsti dall’ordinamento contabile.
In primo luogo, occorre considerare che le entrate di parte capitale, in ossequio alle regole generali sugli equilibri, non sono utilizzabili in parte corrente. Tuttavia, l’art. 27, comma 2-quinquies, del d.l. n. 152/2021 dispone che, per il periodo 2022-2026, si possano “proporre, nell'ambito dei (...) bilanci di previsione o con i provvedimenti di assestamento dei bilanci stessi, variazioni compensative, in termini di competenza e di cassa, tra gli stanziamenti previsti, nell'ambito delle proprie dotazioni finanziarie, per gli investimenti relativi alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione in attrezzature, quali i server e altri impianti informatici, e quelli relativi all'acquisizione di servizi cloud infrastrutturali”. È perciò consentito procedere a variazioni compensative tra spese per investimenti in ICT del titolo II per il finanziamento della spesa cloud, inclusi i canoni degli anni successivi non finanziati dall’avviso per la migrazione. La variazione consente, per gli anni dal 2022 al 2026, di trasferire risorse dal titolo II al titolo I della spesa, in deroga alla disciplina contabile degli equilibri “interni” del bilancio. Risulta, perciò, possibile fare fronte ai maggiori canoni in spesa corrente per la migrazione al cloud, compensandoli con i risparmi della spesa per attrezzatura (server e spese correlate). Si ritiene che le disposizioni siano applicabili anche per finanziare le maggiori spese correnti relative ai canoni post-avviamento dei servizi acquisiti con gli altri Avvisi (esperienza del cittadino, notifiche digitali).
Tale deroga, però, non pare possa essere estesa fino a consentire di utilizzare le risorse PNRR anche per finanziare spese correnti generiche. Occorre ricordare, infatti, che, sempre in base alle regole generali, le spese ricorrenti devono essere finanziate da entrate della medesima natura, mentre quelle in questione sono entrate certamente non ricorrenti.
È, in ogni caso, possibile attribuire formalmente un vincolo alle eventuali risorse eccedenti (art. 187, comma 3, lett. d) del TUEL) rispetto alle necessità, al fine di finanziare le spese informatiche per integrare e completare il passaggio al digitale. In mancanza di tale vincolo, non pare sussistere un obbligo di utilizzo per le spese ICT.
Ulteriori note di approfondimento sui temi sopra descritti verranno illustrate nel corso del webinar organizzato da Halley Informatica: “PNRR - La contabilizzazione dei contributi previsti dai bandi digitalizzazione” che si terrà giovedì 17 novembre, dalle ore 11:00 alle ore 12:00.
Articolo di Matteo Barbero
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