TERREMOTO: NESSUNA RICOSTRUZIONE NEL MACERATESE

Tredici sindaci scrivono al premier “La ricostruzione qui non si vede” (di Flavia Amabile su “La Stampa” del 28 aprile 2017)
Si sentono terremotati di serie B i sindaci del cratere maceratese, rispetto a quelli di altre zone colpite del Lazio e dell’Umbria che godrebbero invece di più visibilità e aiuti, e cominciano anche ad avere le prime casette. Così tredici di loro - i primi cittadini dei Comuni di Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Bolognola, Camporotondo, Caldarola, Castelraimondo, Esanatoglia, Fiastra, Fiuminata, Pieve Torina, San Severino e Serravalle del Chienti - hanno deciso di scrivere una lettera al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni per segnalare la situazione e provare ad uscire dal cono d’ombra nel quale dicono di essere scivolati, loro malgrado. “La ricostruzione non c’è, e non ci sono neanche i presupposti perché ci sia in futuro, se le premesse continueranno a essere queste”, sostengono. Oltre ai ritardi e a quelle che definiscono “inefficienze” nella gestione dell’emergenza - vedi il mancato arrivo delle casette - i sindaci sottolineano la drammaticità della situazione, con servizi che ancora mancano e non ripartono, le macerie che restano lì dove le le ha lasciate il terremoto e l’assenza di una vera prospettiva di ricostruzione. «Speriamo in un incontro - spiega il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci - o almeno in un resoconto ufficiale sulle vicende del terremoto, perché non ci sono le condizioni per ricostruire. Siamo preoccupati, il territorio sta morendo: la situazione da noi è disperata. Dal 24 agosto siamo in balia delle scosse e dal 30 ottobre non abbiamo più un paese. Da allora, nulla è cambiato”. A rendere più indigesta la situazione anche il fatto che il Governo e la Regione Marche avrebbero appena ricevuto i rappresentanti di 50 Comitati di terremotati, ma non i sindaci. «A 8 mesi dal terremoto non è stata data ancora nessuna risposta concreta alle nostre popolazioni, alle attività produttive, agli artigiani e agli allevatori - protesta il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci - ma, apprendiamo dai social, sono state date ai Comitati. Se noi sindaci siamo inadempienti o incapaci di gestire l’emergenza, ci commissarino. Altrimenti vengano applicati anche a noi gli stessi provvedimenti applicati agli altri. Ma quanto prima!».