La Farnesina ha autorizzato attraverso una nota pubblicata dal Ministero dell’Interno lo scorso venerdì 27 settembre, che entro l’anno inizierà in via sperimentale, l’emissione della CIE (Carta d’Identità Elettronica anche ai cittadini italiani che vivono all’estero.
Al momento, i consolati che gestiranno la possibilità sono quelli di Atene, Vienna e Nizza, si programma che entro il prossimo anno saranno ben 52 gli uffici consolari della Repubblica Italiana in quasi 32 paesi nei quali sarà possibile viaggiare con la nuova carta d’identità.
L’iter necessario all’ottenimento della CIE, sarà suddiviso in quattro passaggi, il primo prevede l’iscrizione da parte del cittadino all’Aire (Anagrafe degli Italiani all’Estero), presso una delle diverse circoscrizioni consolare coinvolte nel progetto pilota.
I dati verranno poi trasmessi dal consolato all’Ipzs (Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato), Ente che si occupa dell’effettiva produzione delle Carte d'identità elettroniche. Infine, la CIE viene inviata presso l’indirizzo indicato dal cittadino italiano entro 15 giorni dall’acquisizione dei dati biometrici dello stesso.
Il Viminale è direttamente titolare e responsabile della conservazione dei dati contenuti in ogni carta, quest’ultima infatti costituisce non solo strumento di identificazione, ma ha anche valenza in caso di viaggi all’interno dei Paesi Europei, sostituendo di fatto il passaporto.
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