La Rivista del Sindaco


Richiedere lo sgombero delle proprietà comunali, spetta al Dirigente, non al Sindaco

Approfondimenti
di La Posta del Sindaco
24 Settembre 2019

La sentenza n. 434/2019 del Tribunale Amministrativo Regionale d’Abruzzo, ci dice che viene violato il principio di separazioni tra le funzioni di indirizzo politico-amministrativo spettanti agli organi di governo e quelle amministrative che riguardano i Dirigenti, come citato nell’art.107 del Testo Unico Enti Locali (TUEL). Difatti, in caso il Sindaco ordini lo sgombero dagli immobili di proprietà comunali occupati da persone senza titolo di proprietà, è considerato un atto di gestione, quindi lontano dall’indirizzo politico fornito dal Primo Cittadino.

Il caso in questione ha visto alcuni allevatori di bestiame impugnare un provvedimento del Sindaco sostenendo l’incompetenza del soggetto in tale materia, come recitato dall’art. 107 del TUEL. Quest’ultimo aveva richiesto agli allevatori di sgomberare l’edificio in quanto non proprietari dello stesso. In ogni caso il Comune non si è costituito parte in giudizio.

Il TAR ha però accolto il ricorso, sostenendo quanto detto dagli allevatori, non è spettanza del Sindaco prendere certe decisioni, bensì del Dirigente competente. I magistrati hanno inoltre detto che il Primo Cittadino, può esercitare tale potere attraverso provvedimenti temporanei e straordinari. Oltre a sostenere questo aspetto, i giudici si sono rivolti alla giurisprudenza del Consiglio di Stato, il quale ricorda che il provvedimento di sgombro è privo di indirizzo politico, come tutti gli atti emanati dal Sindaco, attribuendo alla dirigenza tale compito, richiamando nuovamente l’articolo 107 del Testo Unico Enti Locali. Seguendo tali considerazioni, il TAR ha immediatamente provveduto ad annullare l’ordinanza sindacale.

La sentenza evidenzia l’importanza della distinzione tra i poteri del Sindaco e quelli riguardante la gestione amministrativa, tecnica e finanziaria dei diversi Enti, tale principio secondo il TAR Campania è riconosciuto a livello costituzionale, all’interno dell’art. 97, ribadendo che per un corretto funzionamento dell’Ente è necessario riconoscere la corretta funzione dei Dirigenti, i quali dovrebbero evitare di inserire argomenti politicamente rilevanti in argomenti inerenti solo all’amministrazione dell’Ente.

Questo principio permette alla Pubblica Amministrazione di operare seguendo gli interessi dell’intera popolazione residente evitando interessi di parte all’interno della gestione della Cosa Pubblica.


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