La Rivista del Sindaco


Agevolazioni fiscali per le librerie

Finanza Locale
di La Posta del Sindaco
19 Giugno 2018

Il decreto del 23 aprile 2018, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 130 del 7 giugno 2018, emesso dal ministero dei beni culturali e delle attività culturali e del turismo, concretizza il credito d'imposta (o tax credit) a sostegno degli operatori addetti alla vendita al dettaglio negli esercizi specializzati. Le librerie godranno di agevolazioni fiscali come previsto dalla legge di Bilancio 2018 (n. 205/2017), il cui provvedimento è stato firmato dal Mibact e dal ministero dell'economia.

Dalla fine del 2018 il credito d'imposta sarà riconosciuto ai commercianti che operano nel settore della vendita al dettaglio di libri, sempre che gli esercizi posseggano il codice Ateco principale 47.61 (libri nuovi) o 47.79.1 (libri usati), rientranti nel 2018 nel limite di spesa di 4 milioni di euro annui, e nel 2019 nel limite di 5 milioni di euro. Il bonus sarà calcolato in base agli importi pagati relativi a Imu, Tasi e Tari e alle eventuali spese di locazioni dei locali dell'esercizio. Lo sconto sarà relativo ai tributi locali.

Un commerciante potrà beneficiare del credito d'imposta grazie ai servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate. Il credito avrà un tetto di 20mila euro per le librerie indipendenti e non legate a gruppi editoriali e di 10mila euro per gli altri gestori. Le risorse disponibili per questo credito, saranno riconosciute precedentemente agli esercizi specializzati e alle attività che operano nel settore della vendita al dettaglio presenti nel territorio comunale, e poi alle altre rientranti negli standard richiesti.

I requisiti sono i commercianti che operano nel settore della vendita al dettaglio di libri con residenza fiscale in Italia e quindi soggetti a tassazione nel nostro paese; con sede legale nello spazio economico europeo; possessori del codice Ateco principale 47.61 (libri nuovi) o 47.79.1 (libri di seconda mano); il cui ricavato dall'attività derivi per almeno il 70% dalla vendita di libri.

Si può perdere o vedersi revocato il diritto al credito d'imposta in caso sia previsto dalle norme fiscali e tributarie vigenti e se i requisiti non vengono più soddisfatti. In questi casi si vedrà confiscato il beneficio già ottenuto, maggiorato da sanzioni e interessi.

Ecco l'elenco dei parametri per rientrare nel credito d'impresa, da riferirsi agli importi dovuti nell'anno precedente alla richiesta della tax credit, e che sono legati ai locali in cui si svolge l'attività di vendita:
1) Imposta municipale unica - Imu
2) Tributo per i servizi indivisibili - Tasi
3) Tassa sui rifiuti - Tari
4) imposta sulla pubblicità
5) tassa per l' occupazione di suolo pubblico
6) spese per locazione, al netto Iva
7) spese per mutuo
8) contributi previdenziali e assistenziali per il personale dipendente
Il credito dipenderà anche dal fatturato prodotto dalla libreria.


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