Dopo la possibilità di richiedere un bonus per l’energia elettrica e per il gas, la stessa viene offerta anche per il servizio idrico.
Dal primo giorno di luglio, potranno infatti essere presentate ai Comuni le domande per usufruire di questa opportunità, i soggetti che avranno possibilità di presentare domanda, sono quelle famiglie in condizioni economiche svantaggiose.
Come per i sopracitati bonus energetici, il ruolo che i Comuni ricopriranno è di fondamentale importanza, infatti l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) ha inviato a tutti i Primi Cittadini un lettera dove il Segretario Generale ricorda di rendere consci i cittadini della comunicazione preparata dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).
La stessa ANCI controllerà l’erogazione dei bonus, attraverso la SGAte (Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle tariffe economiche), tale piattaforma permetterà anche ai Comuni di gestire le diverse fasi legate alle compensazioni delle spese sostenute per la fornitura dei servizi energetici ed idrici per i consumi domestici delle famiglie in questione.
I gestori del portale hanno ricordato in questi giorni a coloro che si occupano del servizio idrico, che possono registrarsi ed accreditarsi alla piattaforma, in modo da gestire agilmente il discorso del bonus idrico. La registrazione ed il successivo accreditamento sono necessari affinché il Comune abbia la possibilità di individuare a quale gestore è correlata una determinata domanda, e contemporaneamente il gestore riceva e recepisca la richiesta di agevolazione.
Potranno accedere a questa agevolazione tutti i nuclei familiari con un Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE) inferiore a 8.107,50 euro, la cifra si può estendere a 20.000 euro in caso ci siano almeno quattro figli a carico.
La richiesta va presentata ai Centri per l’Assistenza Fiscale (CAF) o al Comune di residenza, assieme alla richiesta per il bonus di energia elettrica e/o per il bonus gas, che sono stati riequilibrati per i periodi successivi al 2018.
Per l’anno corrente, il bonus idrico comporterà una compensazione una tantum sul totale pagato per l’acqua (fognatura e depurazione sono escluse dal conteggio). Lo sconto effettuato è di 18,25 metri cubi annui, quantitativo che corrisponde al “quantitativo minimo di acqua vitale necessario al soddisfacimento dei bisogni essenziali fissato a 50 litri/abitante/giorno” come contenuto nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 ottobre 2016.
Chi è intestatario del contratto di fornitura idrica vedrà lo sconto evidenziato in bolletta, mentre gli abitanti di condomini riceveranno un rimborso in un’unica soluzione da parte del gestore. Bisogna anche ricordare che chi beneficerà di tale bonus potrebbe essere anche intestatario del cosiddetto “Bonus Integrativo” che gli Enti di Governo dell’Ambito Territoriale introdurranno in base alle casistiche, tale agevolazione permetterà di estendere alcuni criteri come il tetto massimo dell’ISEE.
Questa possibilità agevolerebbe anche le famiglie non solo economicamente disagiate, ma anche quelle con componenti con problemi di natura fisica.
Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale
In collaborazione con: