Ormai il 10 giugno è vicino e i cittadini di ben 761 Comuni saranno chiamati ad esprimere il proprio voto, dobbiamo però scendere a 754, perché in sette paesi le elezioni verranno rinviate a causa della mancanza di candidati alla poltrona di Primo Cittadino.
I Comuni in questione sono:
Rodero (Provincia di Como);
Austis, Ortueri e Sarule (Provincia di Nuoro);
Magomadas (Provincia di Oristano);
Putifigari (Provincia di Sassari);
San Luca (Provincia di Reggio Calabria).
Antonio Decaro, Primo cittadino di Bari e Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) ha detto che “Sette paesi in cui non si è trovato nessuno disponibile a candidarsi. Sette paesi in cui un momento democratico fondamentale è rinviato, sospeso. Se questo succede, e succede al Sud ma anche al Nord, soprattutto nei centri più piccoli, in cui i sindaci sono più esposti e meno tutelati, un problema esiste ed è il caso che tutte le istituzioni se ne prendano carico”.
Le ragioni che hanno condotto a questo particolare fenomeno, che intacca i principi fondamentali della democrazia è con molta probabilità riconducibile alla paura delle interferenze effettuate dalla criminalità organizzata. Il Presidente ANCI Decaro la pensa al medesimo modo e continua dicendo che “Fare il sindaco è un mestiere difficile che costringe a scontrarsi con ostacoli burocratici, a far conto con poche risorse e molti obblighi”.
Inoltre Decaro prosegue dicendo che la candidatura può in qualche modo essere definita un atto di eroismo, apprezzando la scelta del giornalista Klaus Davi che si è proposto come Primo Cittadino nelle terre della Locride, a San Luca, dove da ormai tre anni si ripete questo impietoso schiaffo alla democrazia.
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