Sottoscrizione di atti redatti dal personale della Segreteria Comando della Polizia Municipale utilizzando il titolo di studio

In relazione a quanto indicato nel quesito è necessario fare qualche valutazione per giungere ad una conclusione, che, in assenza di qualunque indicazione normativa, possa essere quanto più, oltre che supportata da logica, anche e soprattutto legittima.

Vero è che il personale indicato nel quesito risulta essere laureato e, quindi, avente il diritto di firmarsi con il titolo di dottore, indipendentemente dal ruolo che ricoprono. Vero è anche però che qualunque atto che abbia una qualunque rilevanza, interna o esterna, dovrebbe essere firmato dal Responsabile del Comando e non da soggetti che non ricoprono ruoli che consentono loro di assumersi la responsabilità di quanto contenuto nell’atto.

Nel caso in cui, comunque, vi siano atti esclusivamente interni o comunicazioni che possano essere sottoscritte da chi li redige, e quindi dal personale della Segreteria Comando, si ritiene opportuno che il Responsabile del Comando adotti una regolamentazione interna che consenta al personale di sottoscrivere gli atti con l’indicazione del ruolo ricoperto senza alcun ulteriore titolo.

Sarebbe altresì opportuno che tale regolamentazione venisse adottata, magari dal Segretario comunale, a livello generale di Ente, al fine di evitare trattamenti diversi di situazioni uguali all’interno dei diversi Uffici.

Quanto indicato, ovviamente, può avere valenza in quanto non esiste alcuna norma di legge che regolamenti tale situazione, per cui risulta quanto meno necessario che sia il singolo Ente o il singolo Ufficio a fornire una precisa regolamentazione che evidenzi la differenza tra il Responsabile dell’Ufficio, che potrà firmare con la dicitura dottore, e il personale dell’Ufficio che firmerà indicando esclusivamente il suo ruolo.

17 Gennaio 2024          Marco Massavelli

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