Un nuovo strumento di informazione e approfondimento sulla protezione dei dati personali
Garante per la protezione dei dati personali – 3 aprile 2025
Dalla Funzione pubblica le nuove indicazioni per la gestione dell’emergenza negli uffici pubblici
Servizi Comunali Ordinamento uffici e servizi Provvedimenti conseguenti a calamità naturali Tutela salute pubblicaApprofondimento di Amedeo Di Filippo
Dalla Funzione pubblica le nuove indicazioni per la gestione dell’emergenza negli uffici pubblici
Amedeo Di Filippo
La Ministra della pubblica amministrazione dirama la Direttiva n. 2/2020, che sostituisce la precedente n. 1/2020 e aggiorna le indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 nelle pubbliche amministrazioni, inerenti le regole organizzative e di condotta finalizzate a tutelare la salute dei dipendenti e di cittadini.
La gestione del personale
La persistenza della situazione di emergenza sanitaria, cui ha fatto seguito l’adozione del Dpcm 9 marzo, con cui è stata disposta l’estensione all’intero territorio nazionale delle misure di cui all’art. 1 del Dpcm 8 marzo, e del Dpcm 11 marzo, costringe la Funzione pubblica ad aggiornare gli indirizzi operativi alle pubbliche amministrazioni, “al fine di garantire uniformità e coerenza di comportamenti del datore di lavoro per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro”.
La prima questione riguarda l’esigenza di “svuotare gli uffici”, in risposta all’obbligo generalizzato di non uscire da casa, ma non pregiudicando lo svolgimento delle attività amministrative, con riferimento da un lato a quelle “strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza”, dall’altro a quelle “indifferibili”.
La Direttiva tiene conto della indicazione introdotta dal Dpcm 11 marzo secondo cui la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa è in forma agile per tutta la durata dell’emergenza, talché le amministrazioni sono impegnate a gestire il proprio personale a geometria variabile: lavoro agile di default; lavoro in presenza esclusivamente per i dipendenti assegnati alle attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza e a quelle indifferibili; per questi ultimi, limitazione della presenza ai soli casi in cui sia strettamente indispensabile per lo svolgimento delle predette attività.
Al fine di attuare questa indicazione, la Direttiva consiglia la rotazione dei dipendenti per garantire un contingente minimo di personale da porre a presidio di ciascun ufficio, assicurando prioritariamente la presenza dei dirigenti in funzione del proprio ruolo di coordinamento. Consiglia inoltre di ricorrere ad altri strumenti alternativi quali la fruizione degli istituti di congedo, della banca ore o istituti analoghi, delle ferie pregresse.
La Ministra però insiste sul lavoro agile, in quanto sono saltati i limiti alla sperimentazione di cui all’art. 14 della Legge n. 124/2015, a maggior ragione di fronte alla situazione emergenziale, per cui reputa necessario un ripensamento da parte delle pubbliche amministrazioni in merito alle attività che possono essere oggetto di lavoro agile, con l’obiettivo prioritario di includere anche attività originariamente escluse.
Un lavorio che però deve essere attuato in via d’urgenza e con modalità semplificate, “senza distinzione di categoria di inquadramento e di tipologia di rapporto di lavoro”, si legge nel documento, senza bisogno di sottoscrivere gli accordi individuali con i lavoratori e anche in assenza o insufficienza di dotazione informatica da parte dell’amministrazione, qualora il dipendente abbia e si renda disponibile ad utilizzare propri dispositivi. In questi casi rimane pur sempre l’onere per l’amministrazione di garantire “adeguati livelli di sicurezza e protezione della rete secondo le esigenze e le modalità definite dalle singole pubbliche amministrazioni”.
Rimane in capo a queste ultime l’onere di diffondere in tempo reale o comunque con la massima celerità tra i propri dipendenti, anche utilizzando gli strumenti telematici di comunicazione interna, le informazioni disponibili e le FAQ ministeriali, verificandone costantemente gli aggiornamenti. Devono inoltre continuare a sensibilizzare i dipendenti che dovessero presentare sintomi, anche lievi, ad evitare di accedere direttamente alle strutture di pronto soccorso rivolgendosi invece telefonicamente al proprio medico curante o al numero nazionale di emergenza 112 o al numero verde 1500 del Ministero della Salute.
L’organizzazione delle attività
L’altra indicazione fornita dalla Direttiva riguarda la necessità di svolgere ogni forma di riunione con modalità telematiche o tali da assicurare, nei casi residuali, una adeguata distanza di sicurezza interpersonale (c.d. “distanza droplet”) come misura precauzionale, al fine di evitare lo spostamento delle persone e forme di assembramento.
Segue lo stop generalizzato a viaggi di servizio e missioni, salvo diversa valutazione dell’autorità politica o del vertice amministrativo di riferimento relativamente alla indispensabilità o indifferibilità della singola missione, individuando alternativamente modalità di partecipazione mediante l’utilizzo di mezzi telematici o telefonici.
Circa le procedure concorsuali, sospese su tutto il territorio nazionale fino al 3 aprile, rimangono in piedi solo quelle in cui la valutazione dei candidati è effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica.
Anche le attività di ricevimento del pubblico o di erogazione diretta dei servizi al pubblico devono essere prioritariamente garantite con modalità telematica o tali da escludere o limitare la presenza fisica negli uffici. Nei casi in cui questo non sia possibile, la Direttiva dispone che l’accesso di soggetti esterni sia consentito nei soli casi necessari all’espletamento delle attività indifferibili e in ogni caso “attraverso modalità tracciabili”.
Gli accessi vanno in ogni caso scaglionati, anche mediante prenotazioni di appuntamenti, assicurando la frequente areazione dei locali, un’accurata disinfezione delle superfici e degli ambienti, la messa a disposizione di strumenti di facile utilizzo per l’igiene e la pulizia della cute e di guanti e mascherine qualora sia stato prescritto dall'autorità sanitaria, l’esposizione e la pubblicazione nei siti delle informazioni di prevenzione rese note dalle autorità competenti.
Quale ultima incombenza per le amministrazioni, la Direttiva n. 2/2020 prevede l’obbligo di comunicare tempestivamente al Dipartimento della funzione pubblica le misure adottate, con particolare riferimento alle modalità per il ricorso al lavoro agile.
16 marzo 2020
Garante per la protezione dei dati personali – 3 aprile 2025
Presentata dalla dott.ssa Grazia Benini e da Gioele Dilevrano
IFEL – 11 marzo 2024
IFEL – 5 febbraio 2024
Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale
In collaborazione con: