Risposta al quesito del dott. Pietro Rizzo
QuesitiL’Agenzia delle Entrate ha chiesto la notifica di un avviso di liquidazione IVA 2013 a carico di un soggetto irreperibile all'anagrafe ma con questa situazione: il signore in questione ha in concessione un’area di proprietà del Comune, sulla quale lo stesso ha costruito un bar iniziandovi l' attività nel 2011. Nello stesso comune, ma in altra via, aveva la propria residenza. Nel 2012 il soggetto parte improvvisamente per l'estero, in luogo sconosciuto (conosciuto solo il Paese, in quanto recatosi all'ambasciata d'Italia di quel Paese per motivazioni inerenti il rapporto commerciale). Fino agli inizi del 2017 le notifiche sono state fatte al padre, morto nel mese di aprile del 2017: da allora non c'è più nessuno qui residente che possa ritirare atti di notifica, tranne la seguente particolare situazione. Dal 2015 il soggetto era fiscalmente domiciliato presso l’attività commerciale del bar (come comunicatomi telefonicamente da un funzionario dell'Agenzia delle entrate, e come risultante dagli atti che l’Agenzia ci spedisce), con delega al padre, in vita, poi a nessun altro, fino al mese di febbraio di quest'anno. Nel frattempo le notifiche pervenute dalla morte del padre al 2018 le abbiamo effettuate come soggetto completamente irreperibile, in quanto, se avessimo consegnato l’atto in busta chiusa alla ragazza che gestisce il bar (senza deleghe o altri documenti ufficiali) e fatto firmare alla stessa, per ricevuta, l’avvenuta consegna, la raccomandata A.R. indirizzata al titolare irreperibile sarebbe tornata indietro, anche se spedita nel domicilio commerciale, con l’indicazione “irreperibile”. A questo punto il soggetto poteva: eccepire il vizio di nullità, in caso di consegna ai sensi dell'art. 140, perché avevo applicato l’istituto dell’irreperibilità relativa, pur risultando lui assolutamente irreperibile, e quindi non messo a conoscenza del contenuto dell’atto; poteva dire che la busta era stata aperta dalla ragazza del bar, ma dentro nulla c’era; poteva dire che non avevo rispettato la privacy perché la ragazza del bar non era tenuta ad aprire la busta ma solo ad informarlo, e invece lei aveva prima aperto la busta e letto il contenuto e poi informato lui. Come la giravo, la giravo male! Nel mese di dicembre 2018, allorquando mi è pervenuto, da aprte dell'Agenzia delle entrate, l'ultimo atto tuttora da notificare, inerente il credito IVA 2013, s'è attivata la procedura per una procura speciale ad un soggetto, residente in altro comune, per la gestione del bar (che comunque viene effettuata dalla figlia di quest’ultimo soggetto, che non risulterebbe in regola come lavoratore dipendente), completata nel mese di febbraio 2019, come risulta da una recente visura camerale. Se mi reco al bar trovo sempre la figlia di questo soggetto, che non risulta come collaboratore, dipendente o altro e quindi, per me, estranea, mentre, dalla visura camerale, emerge che la procura, concessa dal titolare del bar al procuratore speciale, nell’ambasciata d’Italia nel Paese straniero dove il soggetto titolare del bar risiede tuttora, senza indirizzo, non ha concesso la procura per tutti gli atti, ma solo per quelli inerenti l'attuale gestione, escludendo, almeno così sembra, quelli, privati della precedente gestione. Poiché la dichiarazione IVA 2013 non poteva essere in capo all'attuale gestore cui è stata rilasciata procura, secondo me non posso consegnare a questi, o a sua figlia, l'atto da notificare. Intanto, l’avvocato che segue la pratica di restituzione del bene per nostro conto ci ha mandato la documentazione occorrente per informare il soggetto dell’intimazione alla restituzione, inviandoci anche, oltre alla visura camerale, anche la procura. Con questo ulteriore elemento, come mi devo comportare? Resta escluso l'art. 140, in quanto l'eventuale raccomandata al titolare potrebbe mai pervenire, e quindi applicare il 143, oppure devo agire in altro modo? Vi ringrazio della risposta che, spero, mi vorrete dare, auspicabilmente a stretto giro, essendo in corso la procedura di restituzione del bene per ritornare in possesso dello scrivente Comune.
Ritengo che il quesito riguardi più fattispecie che sono disciplinate da norme diverse.
Risposta di Andrea Dallatomasina
Risposta della Dott.ssa Laura Egidi
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
Risposta della Dott.ssa Ylenia Daniele
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