Approfondimento di Giovambattista Palumbo

L’ICI/IMU su poli fieristici

Servizi Comunali ICI IMU
di Palumbo Giovambattista
13 Febbraio 2019

Approfondimento di Giovambattista Palumbo                                                               

L’ICI/IMU SU POLI FIERISTICI

Giovambattista Palumbo

 

La Cassazione, con l’Ord. n. 3459 del 06/02/2019, ha chiarito alcuni rilevanti aspetti in tema di tassazione Ici dei poli fieristici. Nella specie la controversia concerneva l'impugnazione di un accertamento ai fini ICI, in ordine ai padiglioni fieristici di proprietà della società contribuente, da questa riclassificati, in sede di procedura DOCFA, nella categoria E, contestata dal Comune, che riteneva corretta la classificazione catastale in categoria D. Il ricorso veniva accolto in primo grado, mentre la CTR accoglieva parzialmente l'appello del Comune, il quale proponeva infine ricorso per cassazione. La Corte riteneva fondato il ricorso, evidenziando che l'immobile fieristico ha sempre carattere commerciale, per cui non può essergli attribuita la categoria catastale E, esclusivamente prevista per immobili considerati "extra commercium" e, quindi, improduttivi di reddito e non tassabili. Né, afferma la Corte, lo stesso è riconducibile alle categorie A, B, C, poiché, rispetto a queste, ha una destinazione diversa. Ne consegue quindi che gli immobili fieristici vanno inquadrati nella speciale categoria D/3. I giudici di legittimità rilevano anche che questa posizione, oltre a trovare riscontro nella Circ. dell'Amministrazione finanziaria n. 4/2006, risulta essere stata condivisa in una risposta del 16 febbraio 2017 ad interrogazione parlamentare, nella quale è stato precisato che, laddove non si tratti di immobili costituiti prevalentemente da aree scoperte, ma di più fabbricati ed aree con diverse utilizzazioni, sia riguardo all'uso specifico che alla periodicità dello stesso uso nell'arco dell'anno, è necessario provvedere alla suddivisione del complesso in relazione alle diverse porzioni a destinazione omogenea, attribuendo a ciascuna di esse la corretta categoria catastale di tipo commerciale, al fine di individuare, separatamente, gli immobili destinati alla mera esposizione delle merci e ai servizi strettamente correlati (quali biglietteria, padiglioni espositivi eccetera) e quelli ad altra destinazione (quali quelli destinati alla vendita di beni e servizi). L'atto parlamentare, peraltro, stante la diversa incidenza sul bilancio dello Stato della classificazione in categoria D degli immobili in questione rispetto a quella in categoria E, evidenziava anche la necessità di un apposito provvedimento legislativo, che effettivamente manca. L’applicabilità dell’Ici/Imu alle aree espositive delle Fiere è stata in effetti oggetto di un intenso dibattito giurisprudenziale e molte decisioni di merito hanno stabilito, in passato, che gli spazi destinati alle fiere non scontavano l’imposta, rientrando nella categoria catastale residuale E/9. Un chiarimento normativo quindi sarebbe opportuno.

12 febbraio 2019

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