Registrazione webinar "L'acquisto ed il riconoscimento della cittadinanza italiana alla luce delle novità introdotte dalla conversione in Legge del DL 36/2025"
Presentata dalla dott.ssa Grazia Benini
Risposta al quesito del Dott. Agostino Pasquini
QuesitiUna cittadina ucraina nata a Crimea è residente con il figlio dal 12/06/2017 presso il nostro Comune con provenienza da altro Comune italiano. All’atto della dichiarazione di residenza ha presentato la seguente documentazione: CI rilasciata il 27/09/2016, carta di soggiorno cartacea rilasciata il 17/05/2015 e passaporto ucraino rilasciato il 16/03/2016 dai quali risultava essere cittadina ucraina; per il figlio: CI rilasciata il 10/06/2015 e indicazione sul documento di soggiorno della madre, dai quali si evince la cittadinanza ucraina. Oggi, 12/12/2018, la signora si presenta allo sportello con due dichiarazioni di medesima persona ed esatte generalità secondo l’ordinamento russo, rilasciate dal Consolato Generale della Federazione russa a Milano datate 18/05/2018 (si precisa che nel caso del figlio varia sia il cognome che il nome) e con i nuovi passaporti rilasciati dalla Federazione Russa in data 07/12/2015 (madre) e 13/04/2016 (figlio) e le nuove carte di soggiorno in qualità di familiare di un cittadino dell’unione (in quanto la signora è coniugata con un cittadino italiano) rilasciate entrambe il 07/06/2018 sui quali il figlio è indicato con le nuove generalità e dai quali risulta che entrambi sono cittadini russi. Si aggiunge che la signora è in possesso di entrambi i passaporti in corso di validità ed ha fatto richiesta di cittadinanza italiana per matrimonio. La stessa dichiara per entrambi la volontà di essere iscritti come cittadini russi, nonostante sulla suddetta dichiarazione consolare non ci sia un riferimento preciso alla cittadinanza ma venga riportata la seguente dicitura: “il consolato attesta che la cittadina della Federazione Russa (nome – cognome) titolare del passaporto russo n …. e (nome – cognome) titolare del passaporto ucraino n. … si identificano nella stessa persona fisica. Le esatte generalità della medesima persona secondo l’ordinamento russo sono (nome- cognome-patronimico)”. Si chiede se la documentazione presentata sia sufficiente per poter effettuare la variazione della cittadinanza per entrambi e, in caso affermativo, la decorrenza sarebbe la data della richiesta? La richiesta va presentata in marca da bollo ?
La Crimea è una regione che dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica era rimasta nel territorio dell’Ucraina, ma la popolazione è quasi tutta russa.
La Russia nel 2014 ha annesso, praticamente senza guerra, la Crimea (se vuole approfondire, veda questa voce di wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_della_Crimea_del_2014 ).
Questa annessione ha creato un problema nei cittadini che abitavano la regione e che fino a quel momento erano ucraini. Ora che invece la loro terra è controllata dai russi, devono considerarsi russi.
La signora e il figlio sono in questo momento come i nostri connazionali che abitano in Francia e oltre ad essere italiani sono anche Austriaci. Quale cittadinanza useranno ?
Semplice, quella che ritengono la cittadinanza principale.
I suoi cittadini hanno fatto una scelta, vogliono essere russi; le faranno una apposita istanza, in carta libera come tutte le istanze anagrafiche e le allegheranno i documenti o copia degli stessi che lei ha illustrato nel quesito.
L’anagrafe procederà all’aggiornamento di AP5 e AP6 sia cartacea, se ancora in uso, che informatica, con decorrenza dalla data dell’istanza che andrà debitamente protocollata.
Se i due sono nati in Crimea, potrebbe anche cambiare il CF, in quanto la Crimea è stata fino al 90 (o giù di lì) URSS – Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, poi è diventata Ucraina ed ora Russia (federazione Russa), in teoria il CF dovrebbe cambiare.
Dr. Agostino Pasquini 19/12/2018
Presentata dalla dott.ssa Grazia Benini
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
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