DOMANDA:
Fabbricati di proprietà della locale Parrocchia, censiti nella categoria C/4 e C/7 e concessi in uso gratuito alla A.T. PRO LOCO per gli scopi ad essa riconducibili (riunioni, manifestazioni, ecc.).
Si chiede se proprietario ed inquilino sono tenuti al pagamento del tributo IMU e Tasi oppure sono esenti.
I fabbricati in questione potrebbero essere considerati esenti da IMU e TASI, se rientrassero nella fattispecie disciplinata dall’art. 7, lettera i), del d. lgs. n. 504/1992.
La disposizione in esame (dettata in ambito ICI ma estesa ai nuovi tributi immobiliari da apposite norme di richiamo) prevede che siano esenti gli immobili utilizzati da enti non commerciali, diversi dai partiti politici, se destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali di “attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive”. La giurisprudenza ha fissato poi un paletto invalicabile, imponendo, ai fini del riconoscimento dell’esenzione, che l’immobile sia contestualmente posseduto e condotto dallo stesso soggetto non commerciale. L’esenzione pertanto non spetta in caso di utilizzo indiretto, anche se assistito da finalità di pubblico interesse (da ultimo, Cass., 7.12.2016, n. 25159).
In questa prospettiva, pare non aver rilievo la circostanza dell’uso gratuito da parte del concessionario, poiché si realizza comunque una scissione tra titolarità e conduzione del bene, ostativa all’applicazione del beneficio in parola (C.T.R. Roma, 14.1.2015, n. 100/II/15).
Si deve pertanto concludere per l’imponibilità dei fabbricati sia ai fini IMU che TASI (quest’ultima per quota parte in capo al comodatario).
18 agosto 2017 Umberto Corazza
Risposta del Dott. Luigi D'Aprano
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
Risposta del Dott. Luigi Oliveri
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
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