Pagamenti resi dal percipiente

Risposta al quesito del Dott. Marco Allegretti

Quesiti
di Allegretti Marco
28 Novembre 2018

Abbiamo ricevuto una fattura come segue: imponibile € 9187.50 -iva € 2021.25 tot fat: € 9458.75 ritenuta acconto su € 8750,00 € 1750.

Avendo rilevato l'errore totale fattura abbiamo emesso il mandato come segue : importo mandato € 9458.75 ritenuta € 1750.00 netto € 7708.75.

Si precisa che il movimento di cassa del tesoriere è già stato effettuato.

Ciò premesso intenderemmo risolvere il problema facendoci effettuare una nota credito per il totale fattura e riemettendo una fattura corretta, poi andremo a modificare gli agganci sul mandato è possibile? Ed emetteremo poi un mandato a saldo fattura. ci chiediamo anche gli eventuali risvolti sulla corretta certificazione delle ritenute di acconto e conseguente 770.

 

Il fornitore ci emetterà nota credito e ci restituirà la somma errata, poi trasmetterà una fattura corretta.

 

Il tesoriere ci comunica che il mandato già emesso e pagato può essere come da normativa Aran modificato solo x il siope e capitolo ma non per importo, l’ordinativo di incasso della ritenuta è stato emesso ma non ancora pagato con f24 essendo di novembre 2018.

 

 

 
Risposta

Si ritiene possibile applicare quanto previsto dall’esempio 11 del principio contabile applicato 4/2 trattandosi di “pagamenti ... resi dal percipiente”, secondo il quale:

 

Esempio 11) - Scritture riguardanti i pagamenti non andati a buon fine[1]

A seguito della comunicazione, da parte della banca tesoriera/cassiera di pagamenti non andati a buon fine (es. per IBAN beneficiario estinto) o resi dal percipiente e la conseguente formazione di un sospeso di entrata (carta contabile), l’ente effettua le seguenti registrazioni:

  1. accerta un’entrata di importo pari alla carta contabile tra le partite di giro (voce E.9.01.99.01.001 Entrate a seguito di spese non andate a buon fine),
  2. impegna una nuova spesa tra le partite di giro (voce del piano dei conti finanziari U.7.01.99.01.001 Spese non andate a buon fine), di importo pari all’accertamento di entrata di cui alla lettera a);
  3. riclassifica l’ordinativo di pagamento non andato a buon fine tra le partite di giro, a valere dell’impegno di cui alla lettera b;
  4. regolarizza la carta contabile di entrata riguardante il riversamento al conto dell’ente dell’entrata non andata a buon fine, a valere dell’accertamento effettuato in partita di giro (lettera a);
  5. emette un nuovo ordinativo di pagamento, a valere dell’impegno cui era inizialmente riferito l’ordinativo di pagamento non andato a buon fine.

Se gli stanziamenti riguardanti le PG non sono capienti l’ente effettua le variazioni di bilancio e le trasmette al tesoriere/cassiere[2].

 

Nello specifico è necessario procedere alla contabilizzazione attraverso le seguenti scritture:

  1. Accertamento di un’entrata di importo pari alla restituzione che si otterrà alla voce E.9.01.99.01.001 (Entrate a seguito di spese non andate a buon fine) delle partite di giro in Entrata
  2. Contestuale impegno di una spesa alla voce U.7.01.99.01.001 (Spese non andate a buon fine) delle Partite di giro in Uscita di pari importo
  3. Riclassificazione dell’ordinativo di pagamento emesso due volte tra le partite di giro, a valere sull’impegno (di cui al punto precedente);
  4. Incasso del rimborso dal percipiente a valere sull’accertamento effettuato fra le partite di giro (di cui al punto 1).

 

Una volta corretto in tal senso le scritture si rende necessario procedere al pagamento sull’impegno originario della fattura riemessa correttamente.

 

La procedura non crea risvolti sulla “corretta certificazione delle ritenute di acconto e conseguente 770”.

 

Dott. Marco Allegretti 19/11/2018            

 

[1] Esempio inserito dal DM 18 maggio 2017;

[2] Gli stanziamenti riguardanti le partite di giro non svolgono la funzione di vincolo, pertanto, in caso di incapienza degli stanziamenti, gli impegni possono essere registrati anche senza effettuare le variazioni. In ogni caso  è opportuno effettuare le variazioni di bilancio, anche dopo la registrazione degli impegni, anche successivamente  la registrazione dell’operazione. 

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