Risposta al quesito del Dott. Luigi D'Aprano
QuesitiDovrei emettere accertamento TASI dall'anno d'imposta 2014 a carico di una società Srl, non dichiarata fallita, ma che ha venduto nel corso dell'anno 2018 i lotti di aree edificabili di proprietà tramite asta giudiziaria. Nei decreti di trasferimento della proprietà, il Tribunale, ha indicato valori molto più bassi rispetto ai valori deliberati dall'Ente. Detti lotti erano stati valutati dal Comune, con la deliberazione di Giunta di approvazione dei valori di stima ai fini IMU/TASI in € 80/mq., quelli di vendita realizzati si aggirano intorno alle €15/mq. Considerato il grande divario tra i due valori di stima, chiedo quale sia più corretto assumere in sede di accertamento TASI.
La base imponibile TASI è la medesima prevista per l’IMU, per cui nonostante non si applichi più l’art. 59 del D.Lgs. 446/1997 per la determinazione dei valori venali in comune commercio, nulla vieta al Comune di individuare con proprio provvedimento quelli che sono i valori da attribuire alle aree edificabili. Il Comune non può che accertare l’imposta su tali valori, salvo eventuale accertamento con adesione del contribuente che potrebbe dimostrare un valore diverso.
Dr. Luigi D'aprano 08/11/2018
Consiglio di Stato, Sezione VI - Sentenza 28 aprile 2025, n. 3575
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