Successioni e notificazione degli avvisi di accertamento agli eredi - problematiche connesse
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Risposta al quesito del Dott. Gianluca Russo
QuesitiUn contribuente ha sempre pagato la TARI per le superfici sulle quali esercita la sua attività di fabbro. Tuttavia quest’anno ha presentato la denuncia di variazione, comunicando che la parte dove esercita l’attività deve essere esclusa in quanto produce un rifiuto speciale quindi non tassabile, richiedendo altresì il rimborso della tassa versata negli ultimi 5 anni. Il regolamento del Comune prevede l’assimilazione ai rifiuti urbani dei materiali ferrosi senza limite di superficie/quantità pertanto, rientrando nella privativa dell’ente, sono soggetti a tassazione. E’ corretta l’interpretazione che l’Ente ha dato? In caso negativo siamo obbligati a rimborsare i 5 anni o solo l’anno in corso?
Giusto a parer dello scrivente il comportamento tenuto dall’ufficio. Eventualmente il contribuente potrebbe fruire di agevolazioni ove dimostri di provvedere a proprie spese allo smaltimento di tali rifiuti attraverso ditte specializzate. A supporto di tali tesi, si rammenta che è intervenuta anche una specifica sentenza di corte di cassazione (n. 26637 del 10 novembre 2017) cui si rinvia. In ogni caso, i rifiuti speciali si dividono in due macro categorie:
Solo i primi, ai sensi dell’art. 1 comma 649 della Legge di stabilità n. 147/2013 (stabilità 2014) danno diritto alla detassazione dei locali i cui vengono prodotti. Lo stesso comma inoltre testualmente recita: “con il medesimo regolamento, il Comune individua le aree di produzione dei rifiuti speciali non assimilabili e i magazzini di materie prime e merci funzionalmente ad essi collegati, ai quali si estende il divieto di assimilazione..”
Dott. Gianluca Russo 09/10/2018
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presentata dall'Avv. Lorella Martini
Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
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