Riscossione entrate comunali

Quesiti
di Martini Lorella
02 Ottobre 2017

DOMANDA:

Dal prossimo 1 ottobre le somme dovute agli enti locali da contribuenti e utenti per versamenti spontanei o volontari relativi ai tributi e alle entrate patrimoniali dovranno ex lege essere versate sul conto di tesoreria dell'ente o sul conto corrente postale intestato all'amministrazione locale. ( dl fiscale 193/2016) Ciò significa che non potranno più essere riscosse ad esempio per contanti la Tosap giornaliere da parte del riscuotitore speciale? ) I diritti di segreteria del servizio demografico? In sostanza gli agenti contabili interni non potranno più avere maneggio di contante?

Risposta

Risposta

L’art. 2bis del decreto legge n. 193/2016, inserito dalla legge di conversione n. 225/2016, ha introdotto importanti novità in tema di riscossione delle entrate comunali, prevedendo che, in deroga all’art. 52 del D.L.vo n. 446/1992, il versamento spontaneo di tutte le entrate comunali, anche non tributarie, debba essere effettuato “direttamente sul conto corrente di tesoreria dell’ente impositore, ovvero sui conti correnti postali ad esso intestati”, a mezzo o di modello F24 o degli strumenti di pagamento elettronici resi disponibili dagli enti impositori. Fanno eccezione solo l’IMU e la TASI che continuano ad essere versate esclusivamente o tramite modello F24 o tramite bollettino postale unico omologo al modello F24.

La ratio della norma è chiara e nota: minimizzare i rischi connessi al maneggio di denaro pubblico da parte di soggetti terzi, benché titolati da appositi contratti, come nel caso dei concessionari di cui all’art. 53 D. L.vo n. 446/1997, e superare l’uso del contante.

Non altrettanto chiaro è l’ambito di operatività della norma tanto che sul punto l’IFEL ha diramato la nota del 22.12.2016 con intenti esplicativi.

Per quanto di interesse in questa sede, ricordiamo che l’IFEL ha precisato che la nuova disposizione:

• non estende gli obblighi di versamento diretto alle entrate la cui gestione e riscossione sia affidata a società in house;

• operi solo con riferimento alle entrate che sono comunque destinate ad essere riversate all’ente locale, non operando invece nei casi in cui le entrate, pur nella potestà dell’ente, sono destinate ad essere trattenute, per contratto, dal soggetto affidatario: è l’ipotesi della concessione dell’imposta di pubblicità a canone fisso annuale, anziché ad aggio.

In conclusione, per rispondere specificamente alle domande poste, a mezzo contanti non potranno più essere pagate né la Tosap nelle mani di terzi riscossori né i diritti di segreteria nelle mani di funzionari contabili interni al Comune. E’ evidente come la norma in questione richiami l’obbligo per gli enti locali di aderire al nodo di pagamenti “Pagopa”.  

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