Risposta al quesito del Dott. Gianluca Russo
QuesitiNel 2017 un contribuente ha versato a questo ente un importo per add.le com.le di competenza di un altro ente. non potendo procedere con la modifica del codice catastale tramite agenzia delle entrate, si chiede quale sia la procedura corretta da seguire da parte di questo ente.
Con la Circolare n. 1/DF del 14 aprile 2016 sono stati forniti chiarimenti e procedure operative da seguire per il riversamento, il rimborso e le regolazioni contabili riguardanti i tributi locali. La predetta circolare si è resa necessaria in seguito all’emanazione del Decreto interministeriale del 24 febbraio 2016 (avente ad oggetto le anzidette procedure), ed alla luce del fatto che in riferimento ad alcuni tributi , IMU su tutti, si sono verificati, nel tempo, consistenti errori nei versamenti determinati soprattutto dalla contemporanea presenza (almeno per gli anni passati) di due distinte obbligazioni da assolvere sia nei confronti dello Stato sia nei confronti del comune.
Il precitato decreto, specifica invero, che in caso di versamento a comune sbagliato (come nel caso di specie) la prassi da seguire è quella seguente:
1) il contribuente che si sia accorto di avere effettuato un versamento a un comune incompetente, invia una semplice comunicazione sia al comune competente sia a quello incompetente, indicandovi:
2) il comune, nel momento in cui viene a conoscenza dell’errato versamento, deve procedere direttamente, entro il termine di 180 giorni, al riversamento all’ente locale competente delle somme indebitamente percepite (l’ente deve fare la stessa cosa qualora sia lui stesso ad accorgersi dell’erroneo versamento e non perché glielo abbia segnalato il contribuente).
Dunque, in caso di versamento ad un comune errato, il contribuente non potrà presentare alcuna istanza di rimborso ma deve presentare una comunicazione ai due comuni coinvolti i quali a loro volta saranno tenuti a regolarizzare la posizione attraverso il riversamento interno delle somme.
La predetta procedura deve essere eseguita solo ed esclusivamente nel caso cui l’errore sia stato commesso dal contribuente ossia nell’ipotesi in cui sia stato lui stesso ad indicare un codice comune errato nel proprio modello di pagamento.
Dott. Gianluca Russo24/07/2018
Sintesi dell'intervento di Franco Morizio e del Dott. Ugo Sergio Auteri
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