Straordinario effettuato da un dipendente insieme al suo responsabile

Secondo qualificata giurisprudenza amministrativa e civile il lavoro straordinario richiede formale autorizzazione. In tale senso, il Consiglio di  con la sentenza n. 3322/2018 ha affermato che nel rapporto di pubblico impiego si applica la regola che condiziona in via di principio il lavoro straordinario all’autorizzazione preventiva e formale, che è considerata essenziale per l’attuazione dei principi di legalità, imparzialità e buon andamento.

Infatti, nell’ambito del rapporto di pubblico impiego la retribuibilità del lavoro straordinario è in linea di principio condizionata all’esistenza di una formale autorizzazione allo svolgimento di prestazioni di lavoro eccedenti l’ordinario orario di servizio, la quale consente non solo una verifica in concreto della sussistenza delle ragioni di pubblico interesse che rendono necessario il ricorso alle suddette prestazioni, ma anche il controllo sul rispetto dei limiti di spesa fissati dal bilancio di previsione (cfr.  CONSIGLIO DI STATO, SEZ. V – sentenza 6 dicembre 2016 n. 5153). 

Anche la Suprema Corte di Cassazione (cfr. sent. n. 2737/2016) afferma che le prestazioni di lavoro straordinario hanno carattere eccezionale, devono rispondere ad effettive  esigenze di servizio e devono essere preventivamente autorizzate dal dirigente responsabile", non ha nulla di programmatico, introducendo all'interno del rapporto di lavoro del personale in questione un precetto specifico e vincolante quanto alla preventiva autorizzazione del lavoro 5traordinario, dovendo esso rispondere ad effettive esigenze di servizio (cfr. Cass. n. 20789\2007).

Lo straordinario non autorizzato, ma ratificato, potrebbe avere luogo solo in casi eccezionali, quali quelli in cui, non essendo possibile la formalizzazione preventiva, occorre soddisfare ineludibili esigenze di servizio (ad es., gli agenti di PM in presenza di un incidente stradale, un assistente scolastico che attende al bambino non prelevato dai genitori e simili).

Dott. Eugenio De Carlo            19/06/2018