Iva agevolata 10%

Tra i beni a cui va applicata l’aliquota del 10%, al punto 103 della Tabella A Parte terza del Testo Unico IVA, è indicata “energia elettrica per uso domestico” precisando che “La C.M. 7.4.1999, n. 82 ha definito l'uso domestico con 2 requisiti: uso residenziale, individuale o collettivo e assenza di attività rilevanti ai fini Iva, ancorché esenti. La R.M. 19.1.2017, n. 8 esclude quindi di applicare l'aliquota 10% alle forniture agli enti gestori di R.S.A. in quanto attività rilevante ai fini Iva”.

Nella circolare in commento si precisa che “anche negli impieghi diretti a soddisfare i fabbisogni di ambienti quali caserme, scuole, asili case di riposo, conventi, orfanotrofi, brefotrofi, carceri mandamentali, eccetera, che ospitano collettività, si ravvisa “l’uso domestico”” pone però una condizione: nelle strutture in elenco non devono essere svolte attività rientranti tra quelle previste nell’art. 4 del DPR n. 633 del 1972, ovvero attività rilevanti ai fini IVA.

Altra precisazione riguarda l’uso promiscuo delle utenze, la circolare specifica che, se non è possibile determinare gli utilizzi di gas, energia elettrica negli “usi domestici” per mezzo di distinti contatori, bisogna applicare l’aliquota ordinaria (22%) sull’intera fornitura.

Nel caso oggetto di quesito, pertanto, è legittima la richiesta dell’applicazione dell’IVA agevolata al 10% sui consumi di gas metano ed energia elettrica per gli immobili adibiti a scuole che hanno dei contatori ad uso esclusivo, per tali attività.

Dott. Marco Allegretti     28/05/2018