Asilo nido in concessione

Quesiti
di De Carlo Eugenio
30 Agosto 2017

DOMANDA:

Il nostro nido è in concessione, nel bando è stato previsto la possibilità di accogliere non residenti, un comune limitrofo chiede di poter utilizzare il nido nonché il bonus nidi gratis previsto dalla regione, il concessionario propone una bozza di convenzione tra ente utilizzatore ( Comune limitrofo) e concessionario. Il Comune utilizzatore ritiene che debba esserci tra i due comuni una convenzione ex art 30 TUEL, diversamente il Comune concedente che ritiene che la previsione di ospitare non residenti è già disciplinato dal bando, e trattandosi di concessione la disciplina è demandata al concessionario che correttamente si attiene alle disposizioni regionali per il bonus si chiede vostro parere in merito.  

Risposta

RISPOSTA:

In base al Codice dei contratti pubblici la «concessione di servizi» costituisce un contratto a titolo oneroso stipulato per iscritto in virtù del quale una o più stazioni appaltanti affidano a uno o più operatori economici la fornitura e la gestione di servizi diversi dall'esecuzione di lavori, riconoscendo a titolo di corrispettivo unicamente il diritto di gestire i servizi oggetto del contratto o tale diritto accompagnato da un prezzo, con assunzione in capo al concessionario del rischio operativo legato alla gestione dei servizi.

Pertanto, se la concessione prevede la possibilità di servizio in favore di non residenti, in modo da consentire al concessionario di conseguire l’equilibrio sinallagmatico delle prestazioni allo stesso richieste, si ritiene che il concessionario, una volta soddisfatta quella proveniente dalla comunità dell’ente concedente sino a completa utilizzazione della struttura concessa, possa accogliere ogni ulteriore domanda di servizio da qualunque soggetto provenga, comprese quelle del comune limitrofo.

Si ritiene, invece, che la convenzione tra enti ai sensi dell’art. 30 TUEL, al fine di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati tra gli enti locali interessati, avrebbe dovuto precedere l’affidamento in concessione, facendo confluire (o richiamando) le relative regole all’interno di quelle della procedura di affidamento della struttura oggetto di concessione.

Il concessionario, tuttavia, su richiesta dell’ente concedente, in base a rapporti convenzionali tra questo e l’ente limitrofo, potrebbe accettare di vincolarsi ad accettare, per i posti non attribuiti alla comunità locale, anche le domande provenienti dal comune limitrofo, preferendole ad altri soggetti non residenti atteso che il bando, come si legge nel quesito, già prevede detta possibilità.

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